Adam e Ramy sono italiani: concessa la cittadinanza

Adam El Hamami e Ramy Shehata sono italiani: i due ragazzini che hanno sventato l’attentato al bus lo scorso 20 marzo sono diventati a tutti gli effetti cittadini del nostro Paese.

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Lo scorso 20 marzo Adam e Ramy, grazie al proprio spirito di iniziativa, sono riusciti ad impedire che ci fosse una strage a San Donato Milanese. L’autista di origine senegalese Ousseynou Sy – che sarà processato in autunno – aveva infatti dirottato da Crema l’autobus su cui viaggiava un gruppo di studenti con l’intenzione di dare fuoco al mezzo. Adam aveva fornito la localizzazione esatta ai Carabinieri, segnalando esattamente la posizione dell’autobus; mentre Ramy, fingendo di pregare in arabo, aveva dato l’allarme sempre per telefono al padre. I due ragazzi, poco più che adolescenti, nonostante fossero nati in Italia, non avevano la cittadinanza e da più parti si invocava per loro questa possibilità.

Voglio diventare italiano, sono nato qua. Volevo vedere cosa sarebbe successo a Salvini se tutti fossero morti. Tutti sarebbero andati contro di lui. Se tutti lo ringraziano è grazie a me”, aveva detto Ramy, come ricorda Rainews. Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini all’epoca dei fatti aveva detto che inizialmente non c’erano le condizioni per dare la cittadinanza. Ma, dopo giorni di polemiche, la situazione si era sbloccata e anche dal Vicepremier era arrivato il via libera per concedere la cittadinanza ai due ragazzini, uno di origine egiziana e l’altro marocchina.

Come informa l’Ansa, da fine luglio sia Ramy sia Adam sono ufficialmente cittadini italiani. Il conferimento, concesso solo a loro e non alle loro famiglie, è stato dato il 27 luglio nella Sala dei Ricevimenti del Comune di Crema. “Cittadini dei nostri cuori, prima ancora che dell’Italia, un Paese che vi chiediamo di continuare ad amare e servire”, ha detto il sindaco di Crema, Stefania Bonaldi, anche forse in riferimento alla volontà dei due ragazzini di voler diventare Carabinieri. “Senza il vostro coraggio probabilmente oggi ci sarebbero tante madri e padri in lacrime: vi ringrazio personalmente, e a nome del Paese che ora è anche il vostro”, ha proseguito.

L’atto compiuto è stato definito anche dal Presidente Sergio Mattarella nei suoi decreti “di alto valore etico e civico“. La trascrizione della cittadinanza è l’ultimo atto formale, arrivato dopo la deliberazione del Consiglio dei Ministri dello scorso 11 giugno, il decreto del Presidente della Repubblica del 14 giugno, e la richiesta ufficiale dei genitori di trascrizione dell’atto a metà luglio. Il primo gesto da cittadini italiani? Richiedere la propria carta d’identità.

Fonte: Rainews, Ansa

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