Vitalizi, Di Maio: “Con me fine dei privilegi, usiamo quei soldi per gli italiani”

La Cassazione ha rigettato i ricorsi presentati da alcuni ex parlamentari circa il taglio dei vitalizi, provvedimento fortemente voluto dal Vicepremier Di Maio.

Di Maio tagli vitalizi - Leggilo

Come informa l’Ansa, la Cassazione ha bocciato i ricorsi presentati dagli ex parlamentari contro i tagli ai vitalizi, la cui delibera è stata approvata in via definitiva lo scorso luglio con i voti favorevoli di Lega, PD e M5S. Ad essere stati colpiti sono stati 1.405 vitalizi erogati dalla Camera, ma il taglio approvato dall’Ufficio di presidenza riguarda una platea di 1.338 ex deputati. Secondo le stime, il provvedimento avrebbe portato ad un risparmio di circa 40 milioni l’anno, circa 200 milioni per l’intera legislatura. Il taglio è diventato effettivo dal 1 gennaio del 2019.

La Corte, con un’ordinanza depositata ieri, ha dichiarato però inammissibile il ricorso presentato dall’ex onorevole Paolo Armaroli, che a sua volta si era espresso contro la delibera che ha ridotto del 40% l’assegno. Armaroli ha infatti ritenuto che i tagli abbiano leso i “diritti fondamentali” e aveva dubitato della legittimità costituzionale delle norme. Tuttavia, secondo la Cassazione, sui tagli delle pensioni degli ex onorevoli il solo organismo che ha titolo per decidere è la Camera con il suo Governo interno. Ciò nonostante, secondo la Corte, il Consiglio di Giurisdizione della Camera è legittimato “a sollevare questioni di legittimità costituzionale”. Pertanto, Armaroli potrebbe rivolgersi al Consiglio per tentare un’ultima chance.

La sentenza della Cassazione – spiega Il Sole 24 ore – si rifa a sua volta ad una delle Sezioni unite, che stabilisce come “le controversie relative alle condizioni di attribuzione e alla misura dell’indennità parlamentare e/o degli assegni vitalizi per gli ex parlamentari non possano che essere decise dagli organi dell’autodichia, la cui previsione risponde alla medesima finalità di garantire la particolare autonomia del Parlamento”. Armaroli aveva proposto un regolamento preventivo di giurisdizione e chiedeva che venisse dichiarata la sussistenza della giurisdizione del giudice ordinario o, in subordine, amministrativo.

Deve escludersi l’ammissibilità del ricorso per regolamento preventivo di giurisdizione per l’assorbente ragione che non si profila l’eventualità che l’organo di autodichia al quale il ricorrente si è rivolto possa non decidere la controversia e che quindi l’attività già svolta in quella sede dal ricorrente possa risultare inutile, in considerazione della natura della controversia stessa e delle deduzioni della Camera dei deputati convenuta”, dice la Cassazione. Ciò nonostante, “le violazioni dei diritti fondamentali prospettate dal ricorrente ed eventuali dubbi di legittimità costituzionale possono essere evidenziati anche davanti al Consiglio di Giurisdizione della Camera del deputati”, conclude.

Esulta, su Facebook, il Vicepremier Luigi Di Maio: “Vi ricordate il taglio dei vitalizi degli ex parlamentari che abbiamo fatto nei mesi scorsi? Qualcuno ha fatto ricorso per conservare il privilegio che percepiva ingiustamente da anni. Ma oggi è arrivata una bellissima notizia: la Cassazione ha bocciato il ricorso!“, scrive il Ministro del lavoro che ha incassato un’altra vittoria circa uno dei suoi punti di forza proposti al Governo. “Con l’eliminazione dei vitalizi sapete quanto andremo a risparmiare? Circa 280 milioni, tra Camera e Senato, a legislatura. Soldi che invece di finire nelle tasche di pochi privilegiati potranno essere usati a favore degli italiani”, conclude

https://www.facebook.com/LuigiDiMaio/posts/2348325825203950

Fonte: Ansa, Il sole 24 ore, Luigi Di Maio Facebook

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