Matteo Salvini annuncia la revisione nei criteri di assegnazione per le scorte

Il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha rilanciato la questione della revisione dei criteri per l’assegnazione delle scorte, annunciando di essere al lavoro per una direttiva per togliere la protezione dello Stato a chi non ne ha bisogno.

Salvini annuncia la revisione delle scorte - Leggilo

 

La prossima settimana firmerò personalmente la nuova direttiva sulle scorte, che andrà a mettere un po’ di ordine e a recuperare un po’ di Carabinieri e Poliziotti, che invece di fare da tassisti torneranno a fare un po’ di ordine pubblico in strada”. Con queste parole, il Ministro dell’Interno Matteo Salvini ha annunciato l’arrivo di una direttiva sulla revisione delle scorte, annunciata negli scorsi mesi anche in merito alle polemiche aperte con lo scrittore Roberto Saviano. Per Salvini, infatti, sarebbe una scelta di buon senso per restituire ai cittadini un po’ di poliziotti togliendo la scorta a chi non ne realmente necessità.

Ad occuparsi dell’affidamento delle scorte è l’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale, che fa riferimento al Viminale, e che si occupa di “contrastare efficacemente le situazioni di pericolo e di minaccia, con competenza proprio sul processo di assegnazione, revoca e valutazione del livello di protezione necessaria per i singoli soggetti”. Come informa SkyTg24, l’Ucis è composto da dirigenti della Polizia di Stato o generali dei Carabinieri. La direzione viene affidata a un prefetto; oppure ad un dirigente generale della Pubblica sicurezza; oppure ad un generale dell’Arma dei Carabinieri di livello equiparato. L’ufficio si occupa di raccolta e analisi di tutte le informazioni relative alle situazioni personali a rischio, oltre che dell’individuazione delle modalità di attuazione dei servizi di protezione e di vigilanza.

A determinare la necessità di una scorta, in base alle segnalazioni delle Forze dell’Ordine, è ogni prefettura territoriale. La valutazione viene effettuata in sede collegiale all’interno della quale si stabiliscono quattro livelli di allerta: il primo prevede l’assegnazione di tre auto blindate con tre agenti per ogni auto; il secondo prevede due auto blindate con tre agenti ciascuna; il terzo livello di allerta prevede un’auto blindata con due agenti a disposizione. Infine il quarto livello assegna un’auto non blindata e uno o due agenti di scorta. Più complesso il sistema di revoca di una scorta. A valutarla è ancora l’Ucis. E’ previsto, tuttavia, che le personalità che ne abbiano avuto diritto per ruolo ricoperto, come politici o Magistrati, siano sottoposte a tutela obbligatoria per ulteriori 12 o 24 mesi dalla fine del mandato.

Fonte: Matteo Salvini Twitter, Skytg24

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