“Matteo Salvini vuole la patrimoniale”. Ma è una sanatoria sul contante

Matteo Salvini ha parlato di misure volte a far emergere il contante ieri sera alla trasmissione Porta a Porta. Parole equivocate da molti, più o meno consapevolmente. Il vertice di questa mattina, intanto, avrebbe messo il punto sulla necessità di applicare misure per ridurre il debito ed evitare pressioni di Bruxelles.

Salvini, patrimoniale - Leggilo

 

Urge risolvere la questione del debito, specie dopo le insistenze di Bruxelles e le pressioni da parte dell’Europa. Per questo, riporta la Stampa, il Vicepremier Matteo Salvini avrebbe avuto intenzione di tassare le cassette di sicurezza. Una suggestione condivisa e ampliata dai giornali mainstream che si sono affrettati a parlare di patrimoniale, La questione era diversa tuttavia, ed è stata affrontata ieri sera, ospite alla trasmissione Porta a Porta. “In Italia ci sono decine, forse centinaia di miliardi fermi nelle cassette di sicurezza. Noi possiamo rimetterli in circuito. Posso farmi pagare un’imposta, se sono soldi frutto di guadagni lecitamente ottenuti, e consentire di usarli nuovamente? Sono soldi nascosti, ma l’Italia è piena di soldi tenuti sotto il materasso”, ha detto il leader della Lega. L’intento quindi era semmai quello di far emerge il risparmio accantonato e per questo tolto dal flusso dell’economia, non una tassazione su beni produttivi o patrimoni già noti.

Ma creare confusione e allarme può essere uno sport, per alcuni. Questa mattina, durante il vertice economico alla presenza dei due alleati, del Ministro Tria, dei tecnici del Mef e degli esperti economici della Lega e del Movimento 5 Stelle il leader del Carroccio ha fatto retromarcia sulla proposta e ha fatto anzi sapere in una nota l’infondatezza di quanto si vociferava: “Prive di qualsiasi fondamento le ipotesi di una patrimoniale, di tasse sui risparmi, sui conti correnti degli italiani o su cassette di sicurezza. Siamo al governo per togliere, non per aggiungere tasse. L’unico ragionamento riguarda una ‘pace fiscale’ per chi volesse sanare situazioni di irregolarità relative, oltre che ad Equitalia, al denaro contante”, queste le sue parole riportate dall’Ansa.

L’incontro di oggi avrebbe allontanato l’ipotesi di nuove elezioni a settembre, ridato fiducia a Conte, e messo il punto sulla necessità di evitare la procedura d’infrazione, in vista di una prossima manovra economica consistente in una reale riforma fiscale e nell’abbassamento delle tasse. Il Carroccio ha ritirato gli emendamenti contro il salario minimo chiesto dai 5 Stelle e si è stabilito di non toccare né Quota 100 né il Reddito di cittadinanza, due punti di forza dei due Vicepremier. Si rimane scettici sull’ipotesi che tutto questo riesca bloccare la procedura d’infrazione, e in particolare Claudio Borghi, Presidente della Commissione Bilancio, teme pressioni ancora più forti da Bruxelles. “il debito va tagliato veramente se riparte l’economia, cresce il Pil, e l’unico modo è ridurre la pressione fiscale”, ha detto Salvini, secondo la Reuters. Rimane capire con con quale strategia  Governo italiano arriverà a Bruxelles per evitare la procedura per debito eccessivo. Un meccanismo temuto da Conte che ha commentato: “Se parte questa proceduta avremmo le mani legate. Tutti i futuri risparmi dovrebbero andare alla riduzione del debito. Sarebbe un disastro, non potremmo fare più nulla di buono. Io una cosa del genere non intendo intestarmela. Quindi cerchiamo di essere concreti e mettiamoci a lavorare”. 

 

Fonte: Rai1, Ansa, Reuters, La Stampa

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