Guidava sotto l’effetto di droga: uccisa una donna. Pena ridotta per Domenico Diele

Sconto di pena per Domenico Diele, l’attore che travolse ed uccise Ilaria Dilillo a giugno di due anni fa. 

Domenico Diele sconto di pena - Leggilo

La vita di Domenico Diele, attore e protagonista del piccolo schermo, non è stata più la stessa da quando, a giugno di due anni fa, l’uomo travolse ed uccise con la sua auto Ilaria Dilillo, 48enne salernitana, che si trovava si trovava a bordo di uno scooter sull’autostrada del Mediterraneo, all’altezza dello svincolo di Montecorvino Pugliano, paesino in provincia di Salerno. L’uomo, condannato a 7 anni ed 8 mesi di reclusione per omicidio stradale – e che quella sera aveva patente scaduta e tracce di stupefacenti nel sangue – ha visto invece ridursi la pena dalla Corte d’Appello di Salerno a 5 anni e 10 mesi, come riporta l‘Adnkronos. L’attore dicchiarà dopo l’arresto di fare regolare uso di eroina

Come spesso accade, gli sconti di pena vengono mal digeriti da chi crede che la giustizia debba fare il suo esatto corso. Sui social, infatti, si è riversato l’odio di moltissimi utenti che hanno condiviso il loro sdegno. Una pagina Facebook “Diele in carcere-assassino”, sostiene con forza la colpevolezza dell’attore di 1992 e 1993,ed è diventata sede di molti sfoghi degli utenti. “Assassino“, “topo di fogna“, ” te la faremo pagare”. Insulti che hanno attirato sia  la stampa, che si è focalizzata sulle offese riversate via web, sia Ivan Nigro, legale di Diele, che ha chiarito di non aver sporto denuncia solo per rispetto ai familiari della vittima.

A sua volta Floriana Mona, amministratrice della pagina, ha condiviso un post denunciando che “purtroppo nell’era social fanno più notizia gli insulti e le minacce, più che uno che guidava senza patente e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti“. E ancora, prosegue il post: “Si è puntato l’accento su alcune frasi di questa pagina, come ‘ti butto l’acido addosso’, i ‘Giudici si mettessero nei panni della famiglia’. Premetto che questa pagina è nata per chiedere Giustizia, non vendetta, in segno di protesta per una legge che non è ancora adeguata alla gravità del reato di Omicidio Stradale. L’intento non è istigazione alla violenza o le minacce, ma far conoscere l’indignazione”. Poi ricorda che la vittima non è Domenico Diele, ma Ilaria Di Lillo. Floriana ha anche fatto riferimento ad alcune insistenze dei giornalisti del Corriere che, oltre a focalizzarsi sui commenti negativi, le avrebbero domandato se avesse intenzione di chiudere la pagina. Un’idea neanche lontanamente considerata.

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Fonte: Adnkronos, Corriere della Sera, FB

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