Simboli religiosi e croci coperte, Alessandra Moretti travolta dalla polemica

Alessandra Moretti e la polemica sui simboli religiosi spiega molto di come certe reazioni social vengono valutate dal politico di turno. Qualsiasi cosa accada è colpa degli haters, ormai. La dem ha infatti annunciato misure forti per tutti coloro che l’hanno offesa sui social in seguito ad alcune sue affermazioni sull’iniziativa di Pieve di Cento di voler coprire i simboli religiosi nei cimiteri. 

 Moretti polemica sui simboli religiosi - Leggilo

 

L’idea di voler coprire i simboli cattolici per non urtare la sensibilità dei non credenti e delle altre religioni è stata lanciata da Sergio Maccagnani, Sindaco PD di Pieve di Cento, un paesino in provincia di Bologna e sostenuta dal candidato sindaco Luca Borsari. L’idea è quella di voler montare un sistema di oscuramento motorizzato con teli di tessuto per coprire, all’occorrenza e temporaneamente, le immagini sacre e le tombe di famiglia situate all’interno di una cappella, così da favorire e permettere la celebrazione di riti laici. Alessandra Moretti, democratica, ha fatto discutere, già qualche giorno fa, per alcune sue affermazioni in merito alla legittima difesa. Ma a scatenare l’ira dei sovranisti e degli haters sono state le sue dichiarazioni sul progetto di Borsari.

La donna, consigliere regionale, ospite a Diritto e Rovescio”su Rai 4, ha spiegato meglio in cosa consiste il progetto del candidato sindaco, lasciando intravedere una condivisione all’iniziativa. Una posizione, la sua, che ha innalzato un vero e proprio polverone mediatico tanto da costringere la Dem a ritrattare, dopo poco, circa le sue dichiarazioni. “Ho solo descritto una proposta di altri, i nostri simboli religiosi vanno salvaguardati. Coprirli o nasconderli va oltre l’idea di paese democratico”, ha scritto su Facebook.

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Ma la polemica non si è placata perchè in un primo momento Alessandra Moretti non aveva mostrato alcuna perplessità. Le critiche sono state pesantissime, nè sono mancati gli insulti. La Moretti, sotto assedio, si è detta vittima di disinformazione e di odio social: “Basta subire il fango delle bugie, veicolato da un esercito di troll che tentano di screditare gli avversari. La bufala sulle “croci” mi ha scatenato contro violenza e offese. Non ho mai dichiarato che vengano coperte le croci nei cimiteri: come si può solo pensare una simile sciocchezza?”. Poi è passata alle maniere forti, forse seguendo la scia dell’ex Premier Matteo Renzi, ed ha annunciato di voler querelare tutti coloro l’hanno offesa: “Ho deciso allora di querelare Salvini e altri esponenti politici che in mala fede hanno fomentato una vicenda basata sul nulla”.

Alessandra Moretti, affermazioni troppo ambigue

“Non esiste ancora una legge” – si lamenta l’esponente dem – “e dunque le donne hanno un solo mezzo per agire e difendersi: denunciare. Anche io ho deciso di farlo, e dico a tutte le donne aggredite di fare altrettanto e di non subire mai: Salvini, Meloni e tanti altri saranno raggiunti da una denuncia querela per diffamazione, per tutte le bugie che stanno mettendo in giro sul mio conto. Non accetto che vengano utilizzati metodi squadristi, spesso rivolti alle donne; non devono essere ammessi”.

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Insomma, errori comunicativi e rivendicazioni che lasciano il tempo che trovano. E anche una certa doppiezza perchè la Moretti aveva fatto intendere esattamente quello che voleva: di non essere contraria all’iniziativa. E non è un problema d’interpretazione visto che, testuali parole in tal senso, non sono mai state pronunciate dalla sua bocca. Dopo, quando ha subito gli esiti di una posizione ambigua, ha cercato improponibili mandanti, come se non fosse lei, per prima, responsabile di quello che dice e di quello che fa. Un’immaturità politica che sembra senza via di uscita. E infatti nessuno sembra tollerarla, e anche all’interno del suo partito la donna ha perso potere, tanto da passare dall’essere capolista alle scorse europee – quando il PD uscì trionfante – a undicesima.

Fonte: Facebook Alessandra Moretti, Diritto e Rovescio

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