Un ragazzo di 26 anni muore soffocato il giorno di Pasqua

Tragedia in Puglia. Un ragazzo di 26 anni muore soffocato da un pezzo di carne durante il pranzo di Pasqua. Dalla festa alla tragedia.

Muore soffocato il giorno di Pasqua - Leggilo

Un giovane di 26 anni è morto soffocato a causa di un boccone di cibo. Il dramma si è verificato in provincia di Bari, a Monopoli. Inutili i tentativi di salvargli la vita, il ragazzo è stato trasportato d’urgenza al pronto soccorso, ma non c’è stato nulla da fare, come riportato dall’Ansa.

Sono bastati pochi attimi: dal pranzo della Santa Pasqua si è passati alla tragedia. Il giovane stava mangiando della carne: si è sentito male e la situazione è degenerata in pochi istanti. Il ragazzo ha chiesto aiuto ai familiari che hanno tentato in tuti i modi di liberare le vie respiratorie, senza successo. Dopo qualche ninuto hanno chiamato i soccori. Il ragazzo è stato portato all’Ospedale San Giacomo d’urgenza. Ma neanche i medici sono riusciti a salvargli la vita. La tracheotomia infatti non è bastata a salvargli la vita. Il giovane è morto a 26 anni per un dannato pezzo di carne. La polizia del Commissariato di Monopoli farà luce sulla vicenda.

Una tragedia che conclude una Settimana Santa costellata di incidenti simili. Mercoledì scorso a Santeramo in provincia di Bari una donna di 52 anni, sola in casa con la figlia, ha rischiato di morire mentre mangiava del formaggio.

A salvare a donna è stata la prontezza della figlia che, senza perdersi d’animo, ha chiamato il servizio di emergenza. Sono prontamente giunti sul posto il dottor Francesco Papappicco e il suo equipaggio – Emilia Mariani, Vito Loconte e Giovanni Morgante – e hanno trovato la donna che boccheggiava, in arresto respiratorio, ormai cianotica e priva di coscienza. La signora è stata distesa a terra ed è iniziata la lotta contro il tempo. Dopo qualche manovra la donna ha iniziato a dare segnali confortanti.

“Ce l’abbiamo, ce l’abbiamo, è libera, ha ripreso a respirare” ha detto il medico dopo qualche minuto. L’equipaggio del 118 ha fatto recuperare coscienza, ossigenato e stabilizzato la donna che ha iniziato a reagire e ha articolato qualche parola, seppure con qualche difficoltà. Scongiurati danni cerebrali da anossia, la paziente è stata sottoposta ad elettrocardiogramma, che presentava alterazioni acute a causa della mancata ossigenazione.

La donna a quel punto è stata portata in codice rosso verso il pronto soccorso dell’ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, dove  è arrivata vigile, cosciente, in autonomia respiratoria e con parametri vitali stabili, tanto da lasciare increduli gli operatori sanitari del pronto soccorso. La signora ricordava di aver mangiato del formaggio prima di pranzo. Dopo solo  il buio. Fondamentale la prontezza della figlia nel chiamare il 118 e la presenza dell’ambulanza in sede. Meno fortunata  Letizia, una bimba di 2 anni è morta di Venerdì Santo soffocata da un pezzettino di wurstel mentre faceva merenda a casa della nonna materna.

 

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Fonte: Ansa

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