Campidoglio, il Presidente della giunta arrestato per corruzione

Marcello De Vito è stato arrestato per corruzione. Secondo l’accusa, il presidente dell’assemblea capitolina avrebbe incassato elargizioni dal parte del costruttore Luca Parnasi in cambio di favoreggiamenti inerenti alla costruzione dello stadio di Roma.

Campidoglio arrestato De Vito - Leggilo

Guai in casa Raggi. Il grillino e Presidente della giunta comunale del Sindaco di Roma Virginia Raggi, Marcello De Vito, è stato arrestato con l’accusa di corruzione. Secondo i Pm Barbara Zuin e Luigia Spinelli, De Vito avrebbe incassato elargizioni da parte del costruttore Luca Parnasi in cambio della promessa di favorire il progetto di costruzione dello stadio della Roma, come riportato dall’Ansa.

L’operazione è stata avviata dal Comando Provinciale di Roma nell’ambito dell’indagine “Congiunzione astrale”, che si concentra sulle condotte corruttive e il traffico di influenze illecite nell’iter per la realizzazione del nuovo stadio della Roma, la costruzione di un albergo presso la ex stazione ferroviaria di Roma Trastevere e la riqualificazione dell’area degli ex Mercati generali di Roma Ostiense. La misura cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Roma ha coinvolto in totale quattro persone: De Vito, attualmente in carcere; il costruttore Luca Parnasi; i fratelli Toti e Giuseppe Statuto, imprenditori. Per questi ultimi tre sono stati predisposti gli arresti domiciliari e per uno di loro è stata disposta una misura interdittiva del divieto temporaneo di esercitare attività imprenditoriale.

L’inchiesta ha fatto luce su una serie di operazioni corruttive realizzate dagli imprenditori attraverso l’intermediazione di un avvocato e un uomo d’affari, che secondo l’accusa avrebbero interagito con De Vito al fine di ottenere provvedimenti favorevoli alla realizzazione di importanti progetti immobiliari. Mentre è ancora in corso la perquisizione in casa di Marcello De Vito, passata al setaccio, i Carabinieri del Nucleo Investigativo impegnati nell’operazione stanno andando in Campidoglio. Al setaccio gli uffici della Presidenza dell’Assemblea Capitolina, per cercare documenti che potrebbero avere valore fondamentale nelle indagini.

Chi è De Vito

Marcello De Vito, grillino, romano, 45 anni, avvocato di professione, vantava una lunga esperienza sul campo. Amico di Roberta Lombardi, deputata e attuale capogruppo del M5S Regione Lazio, mentre sua sorella maggiore, Francesca De Vito, è diventata Vicepresidente della Commissione attività produttive, come riportato da Il Corriere della Sera. De Vito è stato descritto uno dai modi distaccati: “un carattere indecifrabile, difficile, a tratti scorbutico”, tanto  da essere soprannominato “La Sfinge”. Il ruolo di Presidente della Giunta è solo l’ultimo tassello di un percorso che l’aveva portato, nel 2013, a candidarsi a Sindaco alle comunali contro Ignazio Marino e venne sostenuto da diversi comitati territoriali che si battevano proprio contro la speculazione edilizia nella zona di Porta di Roma. Ci ha ritentato nel 2016, ma i suoi 6.500 voti non sono bastati: la fascia di Sindaco è andato alla Raggi.

De Vito incarnava pienamente l’anima doppia del M5S di cui faceva parte: assenze tattiche per sviare al voto di questo o quel provvedimento, screzi, dissapori, battutine. Un antipatia generalizzata, nei suoi confronti, tra la Giunta. Il Presidente non sapeva di simpatia ed era poco apprezzato dai suoi compagni di seduta. Il Movimento, intanto, si infanga di disastri che arrivano uno dopo l’altro: dopo Luca Lanzalone, l’avvocato arrivato a Roma per gestire i dossier più spinosi, nominato di lì a poco presidente di Acea salvo ritrovarsi a sua volta indagato nella vicenda stadio, l’accusa di corruzione di De Vito sembra essere la ciliegina su una torta amara. L’ex capogruppo capitolino Paolo Ferrara, che all’inizio continuava a prendere parte alle riunioni del Consiglio nonostante si fosse autosospeso dal Movimento, negli ultimi mesi ha smesso di frequentare l’Aula, sostenendo di voler tornare ad occuparsi della sua Ostia.

Intanto, questo martedì, il Presidente della Giunta non si è visto ed è stato sostituito da Enrico Stefano, responsabile della Commissione trasporti che ha guidato la seduta, come riportato da RomaToday. Martedì, in aula, Marcello De Vito non si è visto. In pubblico è stato avvistato l’ultima volta alla prima dell’Opera. Poi, lunedì, l’incontro a Rebibbia con i padri separati. Martedì, l’arresto. Un triste epilogo che può essere considerato solo l’inizio di una vicenda che andrà per le lunghe. I colleghi pentastellati, destabilizzati, sono stati intanto travolti dal terremoto interno. Si chiedono cosa succederà ora. Ma i fatti sono ancora tutti da scoprire.

Fonti: Ansa, Il Corriere della Sera, Romatoday

 

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