Orlandi, i familiari chiedono sia aperta una tomba del cimitero Vaticano

All’interno del cimitero del Vaticano sembra esserci una tomba molto antica custodita da un bellissimo angelo. Pare sia di Emanuela Orlandi.

Emnuela Orlandi - Papa Francesco Leggilo

Si riapre, dopo oltre 30 anni, il caso Orlandi. Emanuela scompare nel 1983, all’epoca la ragazza aveva solo 15 anni. Molti i misteri dietro quell’improvvisa scomparsa. L’ultimo in ordine di tempo è stato il rinvenimento di alcuni resti umani ritrovati nel locale vicino alla Nunziatura Apostolica di via Po a Roma. Sì pensò subito alla ragazza scomparsa ma successivamente risultarono essere ossa di età imperiale.

Di recente, l’avvocato della famiglia Orlandi, Laura Sgrò, ha ricevuto una lettera con una segnalazione, come riportato dall’Agi: “All’interno del Campo Santo del Vaticano, appoggiato su una parete vi è la statua di un angelo con in mano un foglio con su scritto “Requiescat in pace” – “Riposi in pace”. Ai piedi dell’angelo vi è una targhetta dedicata alla Principessa Sofia e al Principe Gustavo von Hohenlohe che nel 1857 venne nominato Arcivescovo da Papa Pio IX.” alla lettera vengono anche allegati una foto e un messaggio “Cercate dove indica l’angelo” .

L’avvocato Sgrò, insieme alla famiglia, decide di far luce sulla vicenda per l’ultima volta, come riportato da Il Corriere della Sera. Sgrò invia una richiesta formale al Cardinale Pietro Parolin. Il testo fa riferimento proprio al loculo custodito dall’angelo segnalato dalla lettera misteriosa “più persone da anni depongono fiori in segno di pietà nei confronti di Emanuela che lì sarebbe seppellita” e conclude “Per fugare ogni dubbio sul contenuto si ritiene opportuno una ricerca di ogni documento relativo a tale loculo per individuare chi vi risulti essere stato sepolto.” Infine la richiesta a nome della famiglia “si chiede l’apertura della tomba alla presenza della sottoscritta di un rappresentante della famiglia Orlandi e del dottor Giorgio Portera, affinché possa partecipare alle operazioni con tutte le garanzie necessarie vista la gravità del caso.”

Così facendo, la famiglia spera di porre fine agli infiniti interrogativi mai risolti. Inoltre, all’istanza è stata allegato un elenco degli alti prelati che negli anni potrebbero aver custodito gelosamente informazioni preziose per scoprire cosa si cela dietro alla scomparsa di Emanuela nel lontano 22 giugno del 1983.

CS

Fonti: Agi, Il Corriere della Sera

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