Giuliano Pisapia, furto in casa: 300 mila euro in orologi e gioielli

Personaggi pubblici nel mirino dei ladri d’appartamento. Si allunga la lista dei “vip” che tornando a casa hanno trovata la porta scassinata e l’appartamento sottosopra. L’ultimo in ordine di tempo e l’ex sindaco di Milano Giuliano Pisapia che domenica pomeriggio, di rientro da una vacanza, ha trovato la porta di casa forzata. Gli intrusi hanno prestato attenzione a cosa prendere e a cosa lasciare: sono stati rubati gioielli ed orologi per un valore totale di circa 300 mila euro, ma il pc e i documenti di lavoro del politico e avvocato italiano non sono stati toccati. Definita fin da subito la dinamica dell’accaduto.

Casa Pisapia si torva a pochi metri dal Tribunale, i ladri hanno studiato la zona, sono entrati da un ingresso posteriore, molto probabilmente nella notte tra sabato e domenica; sono saliti al quinto piano, dove si trova l’appartamento dell’ex primo cittadino, e con tutta calma hanno potuto revisionare l’appartamento alla ricerca della cassaforte milionaria, come riportato da Il Corriere della Sera. Questo quanto emerso anche della pattuglia della Polizia e gli uomini della Scientifica che hanno analizzato la scena del crimine. Milano si attesta tra le città più gettonate per i topi d’appartamento. Nella città metropolitana agiscono delle vere e proprie bande, per lo più composte da georgiani e rom di origine slava, sia uomini che donne, che del furto in appartamento hanno fatto un vero e proprio lavoro. È proprio di nazionalità georgiana la famosa “chiave bulgara” che apre tutte le porte, un vero e proprio passepartout. Il Mondo politico sembra sotto assalto: Pisapia è solo l’ultimo in ordine di tempo ad aver dovuto denunciare alle forze dell’ordine un furto. Sempre a Milano l’attuale sindaco Giuseppe Sala lo scorso 27 maggio ha dimenticato di inserire l’allarme, come da lui dichiarato, e i ladri hanno avuto facile accesso nel suo appartamento, anche i genitori del Ministro dell’interno Matteo Salvini sono dovuti ricorrere alle forze dell’ordine per denunciare una violazione di domicilio. In entrambi i casi i colpevoli sono stati individuati, per il caso Sala artefici del furto erano tre ragazze rom, di cui una anche minorenne appena 13 anni; i ladri di casa Salvini sono risultati essere una banda di georgiani.

Fonte: Il Corriere della Sera

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