“Test antidroga per tutti gli studenti di tutte le scuole”

Ogni giorno assistiamo a segnalazioni della presenza di droga negli istituti scolastici – a parlare è Elena Donazzan, assessore all’Istruzione  della Regione Veneto – Ne parla la stampa, sui social imperversano messaggi di ogni tipo, veicolati anche da canzoni provocatorie che spopolano tra i giovanissimi” dice ancora l’assessore. E il pensiero va alla tragedia a Corinaldo della settimana scorsa. E alla “scoperta” di un cantante Sfera Ebbasta e dei messaggi contenuti nelle canzoni. “La diffusione di sostanze stupefacenti appare ormai un fenomeno di consumismo disinvolto tra i più giovani. Ragazzi e preadolescenti vanno a scuola portando nello zaino non la merenda, ma la canna di hashish o marijuana o altre sostanze stimolanti o allucinogene”.

L’assessore pensa ad una soluzione radicale: test anti droga per tutti gli studenti in tutte le scuole. Non è una provocazione ma una vera e propria proposta quella lanciata da Elena Donazzan,  nel corso della trasmissione Morning Show su Radio Padova.

L’assessore ha spiegato “La droga è ovunque e, cosa ancor più grave, la sua assunzione non viene percepita dai giovani come dannosa. Anche l’ultima relazione annuale al Parlamento sul consumo di stupefacenti in Italia conferma che oltre la metà degli studenti non considera dannoso l’uso regolare di sostanze psicoattive, tantomeno l’uso occasionale. Assumere sostanze stupefacenti sembra sia diventato un comportamento socialmente accettabile, anzi performante”.

Invece – ha sottolineato l’assessore, come riportato da Il Corriere della Sera tutti gli studi scientifici dimostrano quanto grave sia l’impatto di sostanze stimolati e stupefacenti sul cervello e sullo sviluppo psicofisico dei nostri ragazzi, con danni irreversibili che si ripercuoteranno sull’intera società. Per questo credo sia necessario un cambio di rotta, prima di tutto sul fronte educativo”.

La Donazzan era intervenuta altre volte sul tema della droga dopo il sequestro di un etto e mezzo di marijuana e hashish nel pullman che stava portando gli studenti istitutore alberghiero Cornaro di Jesolo: “La droga non è mai “leggera”, nemmeno quella venduta legalmente come “light”. C’è un grande lavoro educativo da riprendere, a scuola come in famiglia: i ragazzi, a partire dai più giovani dovrebbero capire la pericolosità di certe sostanze. Ma prima di tutto dovrebbero essere condotti per mano, da insegnanti, educatori e genitori, a interrogarsi sul perché sentono il bisogno di provare e consumare il fumo che sballa“.

Come per praticare uno sport è necessario sottoporsi una visita medico sportiva e dimostrare di godere di una buona condizione fisica così la frequenza scolastica e lo studio dovrebbero richiedere lucidità e padronanza delle proprie capacità percettive e cognitive

“L’idea non è dell’assessore ma è stata suggerita dal giornalista Alberto Gottardo di Radio Padova. Una proposta che sarebbe potuta essere interpretata come meramente provocatoria ma che la Donazzan ha preso molto sul serio: “Gli esiti del test dovrebbero poi essere valutati anche ai fini del voto in condotta, – se detto “arrivando, se necessario, anche alla bocciatura, in presenza di uso ricorrente”.

Nel corso della trasmissione a Radio Padova – ha riferito in seguito l’assessore – una mamma ha riferito di un professore che avrebbe avvisato la classe dell’imminente controllo antidroga. Invito la mamma a circostanziare meglio la sua segnalazione. Se il fatto corrispondesse al vero considero il comportamento di quel docente gravemente diseducativo. Quell’insegnante dovrebbe essere immediatamente licenziato, perché pericoloso per i propri studenti”.

La stessa Donazzan chiese a fine ottobre il licenziamento immediato dell’insegnante veneziana pizzicata in casa con 0,7 grammi di hashish dopo essere stata puntata da un cane dei Carabinieri durante un controllo antidroga a scuola nel corso dell’operazione Scuole sicure. L’assessore commentò con estrema durezza così: “L’insegnante ha tradito la fiducia e disonorato il ruolo che le erano affidati, spero scatti il licenziamento” disse.

L’idea di Donazzan, com’era prevedibile, scatena la dura reazione degli studenti. Tommaso Biancuzzi, coordinatore regionale della Rete degli Studenti Medi, parla di «fatto grave e inaudito. L’iniziativa di Donazzan è pericolosissima, per vari motivi. Il primo è che anche il solo test anti droga già di per sé si configura come un’azione invasiva e repressiva perpetrata all’interno di un aula scolastica. Il secondo è che Donazzan equipara, sbagliando, marijuana ed eroina di fatto lasciando intendere ai ragazzi che una vale l’altra e dunque, a contrario, usare l’una e l’altra è la stessa cosa. Il terzo è che la scuola è un luogo educativo, culturale, che c’entrano i cani e i test antidroga?”.  La reazione del mondo studentesco non sembra impensierire la Donazzan che insiste: “Tutti gli studi scientifici dimostrano quanto grave sia l’impatto di sostanze stimolanti e stupefacenti sul cervello dei nostri ragazzi, con danni irreversibili che si ripercuoteranno sull’intera società. È necessario un cambio di rotta“.

Fonti: Il Corriere della Sera, Radio Padova

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