Laura Boldrini: “Sfera Ebbasta? Divertente”

Forse è noiosa la vita di Laura Boldrini, chissà. Certo a guardare il mondo dalla sua prospettiva visibile, quella social, il sospetto viene. Perchè la persona che forse meglio rappresenta i pregi ed i difetti della Sinistra degli ultimi anni sembra ossessionata solo dal Ministro dell’Interni, Matteo Salvini. Per calcolo e incapacità politica che, in questo caso, coincidono. C’è di meglio che pensare al leader leghista, sembra evidente. E invece no, Laura insiste. E’ un’ossessione che ricorda quella del PD prima di Renzi, per Silvio Berlusconi. Un’ossessione sterile che la Sinistra ha pagato cara, fino a smarrire sè stessa, smarrita al punto ora da rivalutare perfino il vecchio avversario. Per fare un dispetto non si sa bene a chi. Politicamente un percorso più ridicolo era difficile immaginarlo. Ma con il PD il difficile è mettere limiti, nel bene e nel male. Abbiamo visto solo il male, da anni.

Laura Boldrini non sembra da meno. A poche ore dalla tragedia di venerdì scorso ha la buona idea di rimbrottare il Ministro per non essersi precipitato a Corinaldo.  Un post tra il maleducato e l’insulso, per quel suo nascondere l’offesa “un Ministro serio...” in una comunicazione che vorrebbe essere partecipe di una tragedia. Ma risulta solo strumentale e meschina, come lo stile di molti suoi avversari politici. Ha appreso solo il peggio, Laura, forse per difendersi, e lo imita con miopia.

Poteva semplicemente dolersi dei morti e dei feriti senza fare una polemica da quattro soldi. Alcuni hanno parlato di “sciacallaggio” da parte della ex Presidente. A noi sembra di no. L’iniziativa appare sinceramente pervasa da quello che è il filo rosso delle sue iniziative: la stupidità politica, la polemica infantile, la sottolineatura polemica inutile, spesso nel momento sbagliato. Ma non ci illudiamo capisca. E’ consigliata male, probabilmente circondata da persone troppo simili a lei per offrirle un contrappunto critico e permetterle di crescere, anche nella capacità di comunicare. Qualcuno ha il discutibile merito di averla resa odiosa. Non può essere tutta farina del suo sacco. Ed è un peccato perchè la persona non merita odio. E, tuttavia, si ha l’impressione che l’esperienza politica abbia incattivito e peggiorato una persona di buona indole, al di là dell’ingenuità innata: una caratteristica bella, se vogliamo, che si è trasformata, fatalmente, in ottusità politica. Motivata spesso dalle aggressioni subite, certo, ma ad onor del vero non meno spesso provocate, inconsapevolmente, dalla sua incapacità di ripensare il modo di proporsi. Queste sue piccole provocazioni, quasi quotidiane, non l’aiutano. Diciamolo: Laura Boldrini non ha capacità politica e carisma per fare l’anti Salvini.  Forse qualcuno riuscirà a farglielo capire, con maggior tatto di quanto non riusciamo a fare noi.

Una tragedia come quella di venerdì avrebbe dovuto suscitare altre considerazioni, al di là della polemica con Salvini, colpevole di non essere andato nelle Marche secondo la tempistica che la ex Presidente riteneva giusta. Sulla base di quale protocollo verrebbe da dire. Lei è andata nelle Marche? C’è una foto che la ritrae in qualche ospedale della sua terra per sincerarsi delle condizioni di salute di chi è rimasto ferito quella sera? Ha rilasciato interviste accorate il giorno dopo, fuori dalla discoteca di Corinaldo, come fece sul molo di Catania? La risposta è no.

Quando avvenne il delitto atroce di San Lorenzo, la ex Presidente criticò, al pari delle femministe, che il Ministro si fosse recato sul luogo della tragedia: ospite a Stasera Italia su Rete 4 ebbe a dire: “Salvini è andato a San Lorenzo dopo l’episodio di Desirée a fare un po’ di cinema…” una dichiarazione, non proprio brillante, che faceva il paio con un editoriale di Repubblica dove Massimo Giannini scriveva di “Una danza macabra di Salvini sul corpo di Desirée…“. Anche lui criticava il leader della Lega per lo stesso, stupido motivo. A noi sembra che a sfiorare il macabro sia a volte la stupidità e la malafede, profuse come se non ci fosse un domani. Un domani forse non c’è, ma Roma c’è un locale, nel Rione Monti. Si chiama “La Pace del cervello“. Viene da consigliarlo, talvolta. Massimo e Laura sarebbe bello saperli lì, una sera, sereni e di buon umore per una volta, anche se Salvini è Ministro. Potrebbero guardarsi negli occhi e trovarsi meravigliosi.

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Ha detto altro Laura Boldrini sulla tragedia di Corinaldo? Sì, un post di condoglianze: “Non riesco neanche ad immaginare il dolore che stanno provando in questo momento le famiglie che hanno perso i loro cari, sei giovani vite spezzate, in questa tragica notte a Corinaldo. A loro va il mio cordoglio. Sono vicina a tutti quelli che stanno soffrendo per questa tragedia, per primi i tanti feriti. Spero che si riesca a far chiarezza prima possibile su quanto è accaduto ed accertare le eventuali responsabilità. Perché non si può morire in un locale dove si va per passare una serata divertente e in compagnia di amici…” Tutto giusto, ma sembra il minimo, visto l’accaduto. Laura Boldrini non sembra avere nulla da dire sulla sicurezza del locale, sul duplice concerto di Sfera Ebbasta quella sera, sull’opportunità di portare dei bambini lì, e sul fatto che aspettassero nella calca fino a notte fonda.  E nulla da dire, come madre, sul cantante, sui messaggi che trasmette nei suoi testi. Per lei Sfera è solo “divertente“, riflessioni e polemiche sono fuori luogo. Per Laura si deve polemizzare e ci si deve sporcare le mani solo con Salvini, in questo Paese. Ma un giudizio non solo “politico” o su qualcosa che non sia riconducibile alla sola contrapposizione politica vorremmo sentirlo dalla ex Presidente. Laura Boldrini è indignata per la violenza e la strumentalizzazione delle donne? Sì, certo. E allora vorremmo sapere cosa pensa di un testo come questo:

…Hey tipa. vieni in camera con me
Luccico, quando esco per la strada
Luccico, non esco se non ho un completo lucido
la tua tipa mi guarda, ah dubito
che voglia solo fare amicizia, mi vuole subito
mi vede e dice “WOW”
e le sue amiche “WOW” santarelline
ma a me mi sembra Bendhouse
Quanto sei porca
dopo una vodka
me ne vado e lascio un post-it sulla porta
Le more, le bionde, le rosse, le mechesate
vestite da suore o con le braccia tatuate
le alternative, le snob pettinate, spettinate sotto le lenzuola ubriache
Le tipe che ho avuto, le tipe che avrò
So che mi vuoi non dire di no
Lasciami il numero e se mi ricordo
magari un domani ti richiamerò
io non lo so cosa ti faccio
però mi cerchi lo so che ti piaccio
sono una merda ragiono col cazzo
oggi ti prendo, domani ti lascio

Hey tipa! vieni in camera con me! e portati un’amica po-portati un’amica!

Hey troia! vieni in camera con la tua amica porca
quale? quella dell’altra volta
faccio paura, sono di spiaggia
vi faccio una doccia, pinacolada
bevila se sei veramente grezza, sputala
poi leccala leccala
limonatevi mentre Gordo recca
gioco a biliardo, con la mia stecca
solo con le buche
solo con le stupide
‘ste puttane da backstage sono luride
che simpaticone! vogliono un cazzo che non ride
sono scorcia-troie
siete facili, vi finisco subito
“Mi piaci, gioco hard” dubito
di te tipa, che vieni a casa mia con la tua amica
se non è una quinta amicca…

E’ “divertente” ascoltare parole del genere? Si resta invece indignati, inorriditi, da un frasario simile. Qui si percepisce verso le donne un disprezzo, una mercificazione e una violenza che fanno rabbrividire. Forse sbagliamo noi. Forse è davvero divertente. Ma forse è troppo impegnativo, per Laura Boldrini, parlare di altro che non sia Salvini e dintorni. Chiusa nella sua comfort zone la ex Presidente rimugina il prossimo post contro il Ministro. Sembra non sappia fare altro, e non dev’essere così. Ma che vita noiosa si è scelta, povera Laura. Merita di meglio, certo. E intanto dà a noi solo il peggio.

Fonte: Twitter Laura Boldrini

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