Omosessuali, un partito e l’alleanza con la Sinistra per sconfiggere Salvini

Partito dei gay: secondo Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e attivista Lgbt, ex presidente dell’Arcigay di Roma, è ancora un’idea embrionale ma concreta. 

Vittorio Susinno, responsabile locale di Casa Pound di Cagliari, la definisce “una decadenza” che ha colpito la città di Palermo: “Ma come si fa a finanziare una PAGLIACCIATA del genere con fondi pubblici quando in un solo anno 12mila palermitani scappano dalla città perché privi di lavoro, servizi, prospettive? Serve un impegno quotidiano per contrastare il sindaco-sultano (ieri cattolico, oggi trans, domani chissà..)”.

partito gayIl riferimento è al Palermo Pride, la giornata dedicata alla difesa non solo dei diritti Lgbt ma anche dei più deboli, dei migranti e in generale degli ultimi. In testa al corteo proprio il sindaco Leoluca Orlando, tanto vituperato da Susinno. Ma non è finita qui: pare infatti che stia per nascere un partito gay. Il progetto in realtà è già piuttosto avanti, visto che il simbolo è stato depositato lo scorso 30 agosto all’Ufficio italiano brevetti e marchi del Ministero dello Sviluppo economico.

Il proprietario del logo è – come riporta GayNews Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center e attivista Lgbt, ex presidente dell’Arcigay di Roma. “Per ora – spiega Marrazzo – si tratta ancora di un’idea embrionale. Ma siamo disposti a scendere in campo qualora la politica si dimostrasse sorda alle nostre richieste. Con questa iniziativa vogliamo soprattutto dimostrare che promuovere temi come i diritti delle persone omosessuali non fa perdere voti”.

Potrebbe volerci ancora un po’ di tempo, in realtà, prima che l’attuazione sia effettiva, ma Marrazzo parla di un progetto che può essere di “stimolo alla politica”. La politica però pare che questo famoso stimolo l’abbi già avuto, come ha testimoniato il servizio della trasmissione Le Iene, andato in onda nel febbraio 2017.

Nel video di Filippo Roma si era venuti a conoscenza di un ente, l’Unar, Ufficio nazionale anti-discriminazioni razziali (che fa riferimento al dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri, quindi a Palazzo Chigi, cioè al governo) che concede una serie di finanziamenti alle associazioni che vi sono iscritte. Secondo l’inchiesta de Le Iene, un’associazione di cui facevano parte saune e centri massaggi dedicati al mondo omosessuale, si era aggiudicata un bando da 55 mila euro da parte dell’Unar e con questi soldi pubblici, secondo la trasmissione di Italia Uno, sarebbero avvenuti episodi di sesso e prostituzione. “Esistono dei veri e propri listini, ogni cosa ha il suo prezzo. – spiega la fonte intervista da Roma- Quasi tutti quelli che chiedono il massaggio lo fanno per avere prestazioni sessuali, altrimenti andrebbero in qualsiasi altro centro che costa anche di meno”. Roma all’epoca aveva anche intervistato il Presidente dell’Unar, Francesco Spano – poi dimessosi – che aveva dichiarato di sapere solo di controlli “cartacei e formali”.

Un altro colpo per chi aveva combattuto per i diritti degli omosessuali è il ritorno della dicitura “madre e padre” sui documenti elettronici dei figli minorenni al posto di genitore 1 e genitore 2. Soddisfatto Matteo Salvini: “Dopo il via libera del ministero della Pubblica amministrazione, è arrivato quello del Mef: sulla carta di identità elettronica dei minorenni ci sarà lo spazio per indicare madre e padre, anziché l’espressione generica ‘genitori'”. Già in estate il ministro dell’Interno aveva dichiarato che si sarebbe mosso in tal senso per cambiare le cose: “La mia posizione è fermamente contraria. Per fare un esempio: la settimana scorsa mi è stato segnalato che sul sito del ministero dell’Interno, sui moduli per la carta d’identità elettronica c’erano ‘genitore 1’ e ‘genitore 2’ “. “Ho fatto subito modificare il sito ripristinando la definizione ‘madre‘ e ‘padre‘ .

Fonti: Zuppa di Porro, GayNews, Le Iene

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