Il Ministro: “I viadotti della A24 e A25 non mi fanno dormire la notte”

Toninelli (Getty Images)

La tragedia di Genova ha aperto gli occhi su una situazione di scarsa manutenzione delle autostrade italiane, sempre meno sicure. 

Il decadimento manutentivo riscontrato, associato all’incremento dei carichi di esercizio rispetto all’epoca di costruzione, è tale da non poter dimostrare il raggiungimento di adeguato standard di sicurezza con il regolare transito della circolazione“.

Lo si legge nella relazione dell’Ufficio ispettivo territoriale di Roma del Ministero dei Trasporti  sullo stato di alcuni dei viadotti della A24-A25, inviato anche ai Prefetti delle zone interessate, e riportato dall’Ansa. Il documento arriva alla fine di un ciclo straordinario di ispezioni effettuato a inizio ottobre. In particolare, prosegue la relazione, “le verifiche di sicurezza strutturali eseguite, sia sulle pile che sui viadotti, hanno restituito risultati molto esigui in termini di coefficiente di sicurezza”.

A lanciare l’allarme è il Ministro in persona: Danilo Toninelli, dopo un’attenta osservazione della situazione, ha dichiarato “degradate” le condizioni di alcuni piloni dei viadotti della A24 e A25. La prima è la cosiddetta Strada dei Parchi e collega Roma a Teramo. La seconda, invece, collega Torano di Borgorose (RI) e Villanova di Cepagatti (PE). I due tratti autostradali sono dunque fortemente a rischio e rappresentano una preoccupazione costante per le migliaia di viaggiatori che li percorrono quotidianamente. La paura cresce dopo la tragedia di Genova, il crollo del Ponte Morandi del 14 agosto e i 43 morti che hanno lasciato l’Italia intera sconvolta e ammutolita. Il ministro sottolinea come sui viadotti manchi la manutenzione da troppo tempo: gli interventi di messa in sicurezza sismica sono stati sistematicamente rinviati per la mancanza di fondi.
Il Ministro Danilo Toninelli ha inviato per questi motivi una lettera a Strada dei Parchi in cui saranno ricalcati i contenuti della relazione con l’invito a limitare il traffico, come riportato dall’Adnkronos. Nel documento si chiede alla concessionaria di “individuare le condizioni di traffico che si possono esercitare sulle opere, in condizioni di sicurezza. “Particolare attenzione dovrà essere posta nella regolamentazione del traffico dei veicoli pesanti, che come dimostrato nelle verifiche di sicurezza, inducono sollecitazioni critiche specialmente agli impalcati e alle solette”.

Il Ministero chiede anche a di effettuare “prove di carico su scala reale al fine di accertare lo stato tensionale indotto nelle strutture esistenti dai carichi di esercizio”. Inoltre Strada dei Parchi dovrà monitorare “le deformazioni degli impalcati sotto l’azione dei carichi di esercizio, definendo le soglie di allerta che precludono allo stato limite di esercizio dell’infrastrutture”.

La relazione ricorda che lungo la strada dei Parchi sono presenti 14 gallerie per cui sussiste un obbligo di adeguamento entro il 30 aprile 2019. Secondo i tecnici del Ministero è verosimile che per la scadenza le autostrade A24 e A25 non saranno in regola con l’obbligo normativo. “in caso contrario – conclude il documento – potrebbe essere necessario interdire al traffico le tratte autostradali interessate dalle gallerie”.

Intanto Strada dei Parchi, concessionaria di A24 e A25, ha inviato al Ministero Infrastrutture e Trasporti una diffida per lo sblocco dei 192 milioni per la messa in sicurezza dei viadotti, fondi inseriti nel decreto Genova. Si chiede, come riportato dall’Ansa, di “voler adottare senza ulteriore indugio e comunque entro e non oltre 5 giorni ogni atto autorizzativo teso a consentire l’avvio di lavori urgenti o comunque ritenuti necessari, con ogni conseguente assunzione di responsabilità in caso di ulteriori ritardi e/o espresso diniego“.

Ci siamo espressi chiaramente perché vogliamo tutelare gli utenti di A24-A25 perché non condividiamo l’allarmismo” ha dichiarato Mauro Fabris, vicepresidente della concessionaria, spiega la diffida al ministero perché “non bisogna creare allarmismo, Strada dei Parchi è sicura al traffico normale, tenendo presente però che il 60% delle infrastrutture in Italia non è a norma antisismica: il nostro gesto è necessario perché devono essere sbloccati i decreti autorizzativi che il ministero deve emanare”.

Guido Bertolaso, già Capo della Protezione Civile, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’ parla della messa in sicurezza della A24 e A25 all’indomani dell’allarme lanciato dal Ministro Toninelli. “Le autostrade italiane sono una miniera d’oro per lo Stato e per i concessionari che le utilizzano in nome e per conto dello Stato. Andare a dire che non ci sono i soldi per mettere in sicurezza un ponte per garantire la sicurezza a tutti gli automobilisti è semplicemente ridicolo. Basta evitare che una quota parte degli introiti finisca nelle casse dello Stato per pagare tante altre problematiche e destinarli invece a garanzia della sicurezza di chi attraversa le nostre autostrade. Sappiamo che quelli che sono i soldi che noi paghiamo ai caselli autostradali non vanno alla sicurezza di quello che stiamo percorrendo ma vanno nelle casse dello Stato per coprire i tanti problemi e costi che lo stato deve affrontare nella vita quotidiana del Paese. Bisogna assumersi la responsabilità di ciò che si dice”.

La A24 e la A25 sono state costruite sul finire degli anni ’60 e hanno subito forti danneggiamenti in occasione delle forti scosse dei terremoti dell’Aquila del 2009 e di quelli del Centro Italia del 2016 e 2017. Cittadini e comitati locali chiedono un pronto intervento a tutela delle proprie vite, ma i sindaci del Centro Abruzzo chiedono di non chiudere i tratti autostradali incriminati per non causare ulteriori danni al territorio. A loro favore si schiera proprio Toninelli che, nonostante l’allarmismo, dichiara di non avere il potere di decidere a proposito della chiusura. Di tutt’altro avviso è la società Concessionaria Strade dei Parchi che si occupa dell’A24 e dell’A25. Alle accuse mosse da Toninelli, ha risposto Mauro Fabris, vicepresidente di Strada dei Parchi: “Se il ministro ha elementi per mettere in dubbio i nostri report che garantiscono la sicurezza dell’autostrada, ha tutto il diritto e il potere per ordinare a Strada Parchi provvedimenti o la chiusura: noi eseguiremo”.

Alessandra Curcio

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Fonti: Ansa, Adnkronos, Agenzia Vista, 6 su Radio 1

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