“Salvini un disastro. I migranti devono poter girare liberamente, come la droga”

La politica migratoria del Governo Conte sembra che stia dando i suoi frutti. A dirlo non è il politico di turno per accaparrarsi voti, ma i dati del Ministero dell’interno e sulle cifre si sa, non si può mentire. I dati risultano essere aggiornati al 3 ottobre, quindi sono molto recenti e raccontano che nel mese di settembre gli sbarchi dei migranti sono stati molti meno rispetto ai numeri a cui eravamo abituati: 947 per l’esattezza. Inoltre, per ben sette giorni non è stato registrato alcun arrivo; sono poi diminuiti i minorenni accompagnati, che ad oggi si fermano a 3.254 contro i 15.779 del 2017 e i 25.846 del 2016.

Non accadeva da ben 4 anni e in generale i numeri sono dalla parte del Ministro dell’Interno: dal primo gennaio al 3 ottobre, gli sbarchi sono stati 21.112. Nel 2017, nello stesso periodo di tempo, sono stati 106.119 e nel 2016 ben 132.448. La percentuale è quella di un 80% in meno.

Questa diminuzione così drastica è dovuta in prima battuta, secondo il  Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal fatto che dalla Libia partono molti meno immigrati: fino ad oggi sono 12.389, mentre l’anno scorso furono 98.095. Ovviamente dei meriti ce l’ha anche Salvini che ha dato un grosso giro di vite sull’immigrazione clandestina, scoraggiando probabilmente molti scafisti a portare in Italia le migliaia di persone che prima attraversavano il mare.

Altri due dati provenienti dal documento del Ministero dell’Interno: il porto italiano in cui ci sono stati più attracchi è Pozzallo (Ragusa) con 3.554 arrivi seguito a ruota da Catania (2.961) e Lampedusa 2.634. Crotone, in Calabria (759), è al settimo posto e al primo come porto non siciliano, mentre a Cagliari gli sbarchi si sono fermati a 162.  Gli extracomunitari arrivano soprattutto dalla Tunisia con 4.575 persone, Eritrea (3.047), Sudan (1.595), Pakistan e Iraq (1.353), Nigeria (1.248) e Costa d’Avorio (1.047). Sotto i mille, invece, Algeria, Mali a Guinea.

Intanto il Decreto legge n. 113/2018 – che contiene le nuove disposizioni del Governo in materia – è entrato in vigore il 04/10/2018 con pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, con il titolo “Disposizioni urgenti in materia di protezione internazionale e immigrazione, sicurezza pubblica, nonché misure per la funzionalità del Ministero dell’interno e l’organizzazione e il funzionamento dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata

Numeri che quindi fanno ben sperare, anche se qualcuno come Emma Bonino non è assolutamente d’accordo, come riportato da Il Giornale: “Io penso che la situazione sia la stessa dei narcotrafficanti con la droga. Quando un sistema di vigilanza cambia le sue regole, si assiste a un periodo di flessione dei traffici, perché i narcotrafficanti si stanno riorganizzando. Ma poi il traffico riesplode. A parte che gli immigrati continuano ad arrivare, anche se altrove, io credo che alla fine con questo decreto ci troveremo in Italia più clandestini che in precedenza, proprio perché questa legge ostacola in ogni modo l’integrazione”.

Fonti: Ministero dell’Interno, Gazzetta Ufficiale, Il Giornale

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