Renzi manda all’aria quello che resta del PD: “Zingaretti: non può fare il Segretario”

Poteva finire con Matteo Renzi che esce di scena, lascia in pace in PD, e se ne va dalla moglie e dai figli almeno per un po? Ma no. Una bella famiglia, tranquillità economica, moglie e figli, uno scranno al Senato sono  troppo poco. Lui è “bigger than life”. Dopo giorni di relativa quiete che Matteo butta all’aria quel poco che non era a soqquadro in casa PD.

L’occasione gliela offre Lilly Gruber ad Otto e Mezzo, dove l’ex Premier era ospite: “Per il Congresso io non sono della partita”. E questo già si sapeva. Ma dice qualcosa di enorme paragonato a quel circolo ristretto che è ora il PD. La vittima sacrificale è questa volta Nicola Zingaretti: «Non credo vada bene. La posizione Zingaretti verso il M5s è ambigua. Per me il punto fondamentale è dire con chiarezza che non possiamo fare un accordo con chi mette in discussione i vaccini. Ma se vincerà Zingaretti non farò quello che hanno fatto a me, il fuoco amico». Commentando poi i confressi regionali che si svolgono in questo momento, ha precisato di aver scelto «Simona Bonafè in Toscana».

Un altro colpo di fulmine, politicamente parlando, sulla scia del connubio storico con Maria Elena Boschi, che lo ha accompagnato fedelmente nel corso della sua parabola politica. Ora tocca a Simona Bonafè. Era bastato un like di Matteo Renzi per lanciare la candidatura dell’europarlamentare del PD, Simona Bonafè, alla segreteria dei Dem della Toscana. Lei si è detta disponibile a dirigere il partito e l’ex premier, seguito da Maria Elena Boschi, fedele anche in questo, ha subito lanciato la sua corsa. Ora Simona è in testa ai consensi nei congressi del Partito Democratico per l’elezione del nuovo segretario della Toscana. A rivelarlo era stato proprio lui Matteo Renzi: “Lasciatemi fare i complimenti a Simona Bonafè – ha detto – che dopo quasi la metà dei circoli sta vincendo con oltre il 70%. Brava Simo, avanti così“. Una piccola vittoria, dopo una sequela di sconfitte brucianti, che potrebbe essere all’origine del suo desiderio di  prendere a spallate la corsa alla Segreteria, con un’idea in testa che al momento si tiene per sè: “Chi voterò al Congresso lo dirò quando si saprà la data”.

Renzi cerca dunque di sbarrare la strada al candidato al momento più quotato per la Segreteria: secondo i rilievi statistici raccolti dalla la Izi, società specializzata in indagini di mercato Nicola Zingaretti raccoglierebbe il 28,6% delle preferenze tra gli elettori Dem. Matteo Renzi à al secondo posto con solo il 15,5%.. Con questi numeri per lui è impossibile riprendersi il PD. Al terzo posto c’è Carlo Calenda al 13,1%, segue Pier Luigi Bersani con 12,5%. Il segretario reggente Maurizio Martina – anon raccoglie più del 10,3%.

Tra gli elettori di centrosinistra Laura Boldrini è ben vista come leader Dem solo dal 7,5%, mentre Debora Serracchiani dal 6,6%. Per ultimo c’è Matteo Orfini il Presidente con 1,4%.

Alle primarie in programma il 14 ottobre la Bonafè già’eurodeputata originaria di Varese ed ex assessore di Scandicci, 45 anni, contenderà la leadership dei Dem toscani a Valerio Fabiani, referente di Andrea Orlando. I nuovo segretario della Toscana avrà il compito di condurre la restaurazione del partito dopo i crolli alle recenti amministrative di Pisa, Massa e Siena, storiche roccaforti del Centrosinistra passate conquistate dalla Lega di Matteo Salvini.

Fonti: Izi, Otto e mezzo
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