Violenza in strada, l’uomo scelto da Macron fa vergognare la Francia

Una vergogna per l’Eliseo. Un uomo coperto da un casco con la visiera delle forze dell’ordine, malgrado non fosse un agente di polizia che tira per il collo una ragazza dai capelli castani e colpisce un ragazzo, già a terra, circondato dagli agenti della compagnia repubblicana di sicurezza.
La Procura di Parigi ha aperto un’inchiesta preliminare per violenze dopo le rivelazioni del quotidiano Le Monde su Alexandre Benalla, il collaboratore del presidente Emmauel Macron che il primo maggio scorso avrebbe picchiato un manifestante in Place de la Contrescarpe, a Parigi. Sulla questione è intervenuto anche l’Eliseo, parlando di «un comportamento inaccettabile». Secondo  il quotidiano francese Le Monde, il collaboratore di Macron — uno dei responsabili della sicurezza del futuro presidente durante la campagna elettorale, e ora assunto all’Eliseo come consigliere del vice-capo di gabinetto François-Xavier Lauch — sarebbe stato sospeso per quindici giorni, mantenendo tuttavia il suo incarico con ufficio all’Eliseo. I filmati visionati dal quotidiano francese, uno dei quali diffuso su Facebook, non lascerebbe però dubbi. In uno si sente il giovane supplicarlo di calmarsi: «Le spiego!». Interpellato dal giornale, il diretto interessato si è rifiutato di confermare o smentire la sua presenza quel giorno in piazza. Il capo di gabinetto di Macron, Patrick Strzonda, ha invece confermato al giornale che l’uomo del video, implicato nelle violenze del primo maggio, sarebbe lui.
«Siamo rimasti scioccati da questa irruzione di violenza; ci siamo detti: non è normale, c’è qualcosa di anormale in quello che sta accadendo». Sono state queste le parole del ricercatore di storia Jérémie Ferrer-Bartomeu, testimone in Place de la Contrescarpe, dell’aggressione ai danni di un ragazzo. «Non capivamo cosa stesse accadendo», dice il testimone intervistato da France Info, aggiungendo: «È stato di una incredibile violenza». Gli stessi agenti francesi Crs «faticavano a capire cosa stesse facendo quell’uomo». Nel video, «si vede chiaramente che quell’uomo non sa cosa stia facendo. Ha messo le mani al collo del ragazzo, cosa che un poliziotto non si permetterebbe mai di fare. Casomai ti mette a terra prendendoti le braccia, immobilizzandoti con altre tecniche. Qui abbiamo visto un dilettantismo che avrebbe potuto essere pericoloso».
Fonte: Le Monde
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