Open Arms dice no all’Italia: “Non accettiamo vostre inchieste su quello che riferiamo”

L’imbarcazione della Proactiva Open Arms, associazione non governativa spagnola operativa dal 2015 sta facendo rotta verso la Spagna dopo aver recuperato al largo della Libia una donna ancora in vita e i cadaveri di un’altra donna e di un bambino, come riportato da Il Corriere della Sera.

Alla Ong l’Italia aveva assegnato il porto di Catania nella serata di ieri e si era offerta, come Malta, di evacuare la donna ferita, rifiutando tuttavia di farsi carico della donna e del bambino morti. Tuttavia il reiterato annuncio di una sorta di contro inchiesta o contro versione rispetto a quanto riferito da Open Arms ha indotto l’imbarcazione a prendere la via della Spagna. La Ong si dice  preoccupata di tutelare la donna sopravvissuta e la sua piena libertà di testimoniare in condizioni di tranquillità e di sicurezza.

Open Arms preferisce la Spagna
Ci sono anche altre motivazioni, da parte di Open Arms, come riportato dall’Ansa: «Approdare in un porto italiano presenta molti fattori critici: il primo sono le parole del ministro Matteo Salvini, che ha definito bugie e insulti la nostra ricostruzione». Inoltre, aggiunge la ong, è «incomprensibile» il fatto che la disponibilità ad accogliere la donna ferita «non sia stata accompagnata dalla stessa disponibilità per i due cadaveri ritrovati».

Erasmo Palazzotto di Liberi e Uguali da bordo della nave Astral di Open Arms ha commentato così gli sviluppi della vicenda, come riportato dall’Ansa: “Ancora a bordo della Open Arms, questa volta in rotta verso la Spagna. Dopo le le dichiarazioni del Ministro dell’Interno italiano, l’Italia oggi non è considerata un porto sicuro: non lo è per le Ong che rischiano di essere processate per aver salvato vite umane così come non lo è per chi viene salvato e rischia ancora una deportazione nei campi di concentramento libici. Non ci fidiamo del Governo Italiano” queste scrive ancora Palazzotto – “le parole di Open Arms dopo le accuse, da parte del Ministro degli Interni, di aver inventato la notizia del salvataggio. «Per questo oggi navighiamo verso la Spagna con Josefa, e i corpi senza vita dei suoi compagni di viaggio, e non verso Catania: perché si teme che, sopravvissuta a questa ennesima tragedia, Josefa possa essere utilizzata per ottenere una verità di comodo solo per coprire le vere responsabilità dei libici. Io le ho viste – conclude Palazzotto – con i miei occhi”

Con “i propri occhi” dice di aver osservato anche la giornalista tedesca Nadja kriewald che racconta una verità diversa rispetto a quella diffusa da Open Arms

“La Guardia Costiera ha lasciato morire madre e figlio”. La giornalista tedesca: “Ero lì, è falso”

 

Il Ministro Salvini ha commentato su Twitter, come riportato da Adnkronos: «Nonostante la nostra disponibilità di porti siciliani, la nave Ong va in Spagna, con donna ferita e due morti… Non sarà che hanno qualcosa da nascondere???».

Fonti: Ansa, Adnkronos, Il Corriere della Sera

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