Taglio vitalizi, la presidente del Senato: “Perchè mettere in difficoltà persone anziane?”

Vitalizi atto secondo. Dagli Stati Uniti,  Elisabetta Alberti Casellati, presidente del Senato è intervenuta sulla delibera presentata dal presidente della Camera, Roberto Fico. La Casellati ora frena e chiede “soluzione condivise” sul taglio agli ex parlamentari, dicendo di avere «qualche perplessità sul fatto di poter incidere sui diritti acquisiti».

Il taglio dei vitalizi «significa incidere sullo status di persone che magari oggi possono avere anche un’età rilevante – sostiene da Washington – e che si trovano improvvisamente ad avere uno stipendio magari inferiore al reddito di cittadinanza».
A dar man forte alla Presidente del Senato interviene Giacomo Caliendo di Forza Italia capogruppo in Commissione Giustizia di Palazzo Madama che avanza «rilevanti dubbi di costituzionalità» sulla questione vitalizi, in particolare per quanton riguarda la retroattività della misura, considerata «irragionevole e per di più non sostenuta da ragioni imperative». Caliendo ritiene «pretestuosa e strumentale la polemica» verso Casellati.  Anche il PD vede nel provvedimento una mossa propagandistica, avocando a se il merito di aver tracciato la strada verso la riduzione degli sprechi, con la rideterminazione dei coefficienti pensionistici di tutti i parlamentari in carica approvata nel 2011.

Nicola Morra, che ha definito la posizione della Casellati: “Una giravolta che ha dell’incredibile”. Morro ha quindi invitato, come riportato da Adnkronos, “la Presidente a ricordarsi di ciò che lei stessa auspicava poche settimane fa dando un’accelerazione alla norma. La avvisiamo: noi del Movimento 5 Stelle non faremo sconti. Quando il Presidente della Camera ha comunicato che avrebbe agito con celerità per mettere un freno a questo odioso privilegio riservato ancora oggi a tanti ex parlamentari, la Presidenza del Senato, in tempi fulminei, fece sapere che anche Palazzo Madama avrebbe fatto la sua parte. Condividendo così la volontà di far dare a un ceto politico da sempre impegnato a chiedere sacrifici ai cittadini, senza rinunciare ai propri privilegi, un esempio positivo. Ma proprio quando dagli annunci si è passati ai fatti su misure rapidamente cogenti, e Montecitorio, per volontà di Roberto Fico, ha provocato le reazioni scomposte di tanti privilegiati, da Casellati si sono levati appelli alla prudenza su questa materia, invocando addirittura il principio della condivisione. Ma di che cosa stiamo parlando? Premesso il fatto che è singolare attendersi giustizia da chi ha goduto per troppo tempo di regole di favore e senza eguali, invitiamo la Presidente a ricordarsi di ciò che lei stessa auspicava poche settimane fa dando un’accelerazione alla norma. La avvisiamo: noi del Movimento 5 Stelle non faremo sconti”

Chiamato direttamente in causa dai suoi, irrompe nella querelle il presidente della Camera in persona. Con Casellati «non c’è nessuno scontro istituzionale, sa che avremmo proceduto con la delibera – assicura Roberto Fico -. Io faccio quello che avevo promesso, proseguo su questa strada: se il Senato non dovesse approvare la delibera la Camera ha l’autonomia per andare avanti da sola».

I gruppi potranno presentare emendamenti entro il 5 luglio: saranno discussi e votati nella riunione che si svolgerà nella settimana successiva.

Fonte: Adnkronos

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