Lifeline, richiesta di aiuto a Francia e Spagna: “Nessuna risposta”

Al quinto giorno in mare, con le condizioni meteo in peggioramento, la situazione a bordo della Lifeline -la nave della Ong tedesca che  naviga con più di 200 migranti a bordo soccorsi in zona Sar libica – ha iniziato a farsi estremamente difficile. Il capitano Claus Peter Reisch ha fatto il punto della situazione: a bordo ci sono anche 44 donne e 4 bambini piccoli, due dei quali sotto i due anni, e 77 minori non accompagnati. Sulla piccola nave tarata per ospitare solo 50 persone, ogni spazio è occupato. La nave è a sole 25 miglia da Malta in attesa di una soluzione che non arriva.

Malta rifiuta qualsiasi tipo di intervento in favore della Lifeline. Il governo maltese ha risposto negativamente alla richiesta di concessione del porto avanzata ufficialmente dalla Capitaneria di porto italiana. Disponibilità solo per un “soccorso mirato a pochi casi di prima emergenza”. Il Ministro dei Trasporti Danilo Toninelli ha commentato, come riportato da Adnkronos: “La disumanità di Malta è lo specchio dell’atteggiamento dell’Europa. La Lifeline è ferma nelle acque Sar dell’isola e in grande difficoltà, con un carico di oltre 230 migranti a fronte di una capacità di accoglienza in sicurezza di circa 50 persone. Nessun altro Paese sta coordinando le operazioni, dunque le responsabilità maltesi sono ancora maggiori“.

Nella nota di risposta di Malta al governo italiano si sostiene che  il soccorso è avvenuto in zona ricerca e soccorso di Tripoli e che la nave non è in imminente pericolo.

In mattinata Alex Steier, rappresentante dell’Ong tedesca Lifeline  ha reso noto fi aver inoltrato una richiesta di sbarco a Francia e Spagna”Ma –  ha spiegato Steier – per ora nessuna risposta”.

Nel pomeriggio poi le condizioni del mare hanno reso impossibile per la nave fare rotta verso la Francia. Lo stesso Steier ha chiarito che non era possibile indirizzare la Lifeline verso un porto francese: “L’opzione Francia resta possibile – ha detto – ma non sarà né per oggi, né domani, né dopodomani”.

Fonte: Adnkronos

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