Elsa Fornero, è arrivata l’ora della pensione: “Potevo prendere molti più soldi

Elsa Fornero, è arrivata l'ora della pensione: "Potevo prendere molti più soldi
Elsa Fornero ex Ministro

Elsa Fornero, è arrivata l’ora della pensione: “Voglio dedicarmi alla lettura e fare volontariato. Spero di poter curare l’orto e viaggiare di più insieme a mio marito”. Ora tocca a lei. Dall’autunno smetterà di lavorare all’Università di Torino: Elsa Fornero, la ministra del governo Monti che ha firmato la legge sulle pensioni, la riforma più contestata degli ultimi anni – riforma che per lei, come per tutti i docenti universitari non vale – ha compiuto 70 anni e annuncia di essere pronta alla pensione. Ma non ci andrà con la riforma da lei varata. Questo perché, come spiega lei stessa al Corriere della SeraFino a qualche tempo noi docenti universitari potevamo lavorare fino a 72 anni, ma da una decina d’anni il limite è stato abbassato a 70 già una decina di anni fa. Noi non lo abbiamo toccato“.

L’ex ministro, prevedendo commenti e polemiche, ha fatto sapere di non aver voluto andare in pensione durante il suo servizio al  governo, perché grazie alla somma dei due contributi avrebbe potuto chiedere ed ottenre una pensione di importo quasi doppio a quella che prenderà effettivamente. Il “peso” della pensione destinato all’ex ministro sarà comunque destinato a suscitare polemiche e rancore

Secondo gli ultimi dati forniti dall’Inps le pensioni medie di tutti i docenti universitari si aggirano intorno ai 65.000 euro l’anno pari a poco più di 3.000 euro netti. Il limite attuale delle pensioni di vecchiaia è di quasi 67 anni in realtà e l’età media di pensionamento degli italiani è di 63 anni. L’importo medio delle pensioni – che per oltre la metà sono inferiori ai 1.000 euro – continua a salire e ormai sfiora i 20.000 euro lordi per quelle “nuove”. La spesa pensionistica continua  a salire e ormai supera i 260 miliardi di euro pari a un terzo di tutte le uscite pubbliche anche se il numero dei pensionati italiani è diminutito di 600.000 unità scendendo intorno a quota 16 milioni.

Fonte: Il Corriere della Sera

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