Alfie, in extremis la cittadinanza italiana per salvarlo. Il Papa: “portatelo da me”

cittadinanzaArriva all’ultimo minuto una nuova speranza per il piccolo Alfie Evans il bimbo di 23 mesi, gravemente malato e ricoverato nell’ospedale di Liverpool. I ministri Alfano e Minniti poco prima che venissero staccate le macchine, hanno concesso la cittadinanza italiana al piccolo, come riportato dal Sito del Ministero degli Esteri. In questo modo governo italiano auspica “che l’essere cittadino italiano permetta, al bambino, l’immediato trasferimento in Italia“. Una notizia arrivata quasi in contemporanea con la momentanea sospensione del piano per spegnere i macchinari che tengono in vita il piccolo Alfie. Le operazioni dovevano iniziare alle 14 italiane, ma l’avvocato della famiglia Evans è riuscito ad ottenere una sospensione, mentre sono ancora in corso le trattative.

Il padre del piccolo Alfie, Thomas Evans, impegnato con la moglie in una battaglia legale per impedire che il bimbo di 23 mesi venga staccato dalle macchine che lo tengono in vita, ha incontrato nei giorni scorsi Papa Francesco. “Alfie, faremo qualsiasi cosa per te. Tu non stai morendo e perciò non permetteremo che ti tolgano la vita. Santità, salvi nostro figlio“, scrive il padre del bimbo britannico per il quale oggi il Papa ha rivolto un nuovo appello. Il papà emozionato, sfinito dall’angoscia per il figlio e commosso dall’incontro con il Pontefice ha dichiarato, come riportato da Agensir, di “non aver dormito, non aver mangiato e non essersi messo la cravatta né preparato e di essere saltato ieri sera su un aereo per  venire a Roma e incontrare il Papa“.

Il Papa ci ha chiesto: portatelo qui!,  ha affermato il padre del bambino: “Noi vogliamo venire qui, vogliamo che Alfie sia trasportato in Italia dove tutti gli vogliono bene”  ha riferito il padre di Alfie che ha insistito nel dire che il piccolo “non sta per morire, è molto stabile, ed è pronto per volare in Vaticano dove la gente, i dottori e l’ospedale lo vogliono“.

Fonti: Sito del Ministero degli Esteri, Agensir

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