La banda era formata dia fratelli Savi: Roberto e Fabio, i due capi e dal fratello minore Alberto. Quest’ultimo era poliziotto – era in servizio nella questura di Rimini – come Roberto e come il complice Marino Occhipinti. È stato il tribunale di Sorveglianza ad autorizzare il permesso, e non è il primo. Un permesso più lungo di altri perché Alberto Savi è stato ritenuto meritevole da parte di psicologi ed educatori, come riportato da Repubblica. Dietro le sbarre ha ammesso la sua responsabilità per la strage del Pilastro. «Il dolore non l’ha mai abbandonato», aveva spiegato lo scorso anno il suo legale. Ma dalle famiglie delle vittime parole sempre durissime: «I nostri morti non hanno permessi premio».
Fonti: Rai News, Repubblica
Il morbo di Alzheimer è una delle malattie più devastanti del nostro tempo, colpisce circa…
Il tumore è una delle patologie più diffuse a livello globale, eppure poche persone…
Una nuova minaccia sta mettendo in allerta i cittadini italiani, e potrebbe provenire direttamente dal…
Un'opzione nascosta su WhatsApp che potrebbe cambiare il modo in cui usi l'app ogni giorno.…
Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…
Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…