“Baglioni? Gli avrei dato fuoco”

baglioniAntonio Ricci, papà di Striscia la notizia, non è mai banale e di certo non le manda a dire. In questo caso l’obiettivo della sua lingua tagliente è Claudio Baglioni: “Non lo reggo da sempre, da quando ero ragazzo. Sono cresciuto nel ‘68, gli anni della protesta, gli anni di Tenco e Paoli, di Guccini e De André… poi arriva questa melensa creatura dalla maglietta fina che canta passerotto non andare via. Baglioni era il cantante preferito dei fascisti, dei La Russa e Gasparri. Non lo sopporto. In uno spettacolo dissi anche che gli avrei tirato una molotov. Ora se gli dai fuoco si sparge odore acre di plastica che semina diossina in tutto il Paese”.

E poi ancora, come riportato da Il Corriere della Sera: “Di fondo non penso sia uno disonesto… del resto non è capace: il botulino gli intoppa i ragionamenti nel cervello. Purtroppo il Festival ha perso l’aria torbida che aveva un tempo, è diventato uno spettacolo televisivo. Vent’anni fa quando inquadravano le prime file c’erano solo esponenti della criminalità organizzata, percepivi l’idea precisa di cosa poteva essere il carcere di San Vittore”.

Ricci ne ha anche per una sua vecchia vittima, Flavio Insinna: “Io sono fiero di essere orrendo e malvagio. Poi vedo Insinna e allora mi sento un figo. Se volete passare i dieci minuti peggiori della vostra vita guardate il monologo che ha fatto da Bianca Berlinguer. Oppure il programma di Veltroni che lui condusse: una fucilata. Lo abbiamo attaccato per la sua deriva di onnipotenza, ma lo abbiamo fatto a fin di bene: per salvare Bianca Berlinguer e il Pd”.

F.B.

Fonte: Il Corriere della Sera

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