Ciro muore per una bugia al papà

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(Websource/Facebook)

E’ stato vittima di un’imprudenza  Ciro Ascione, il 16enne scomparso da Arzano lo scorso 20 gennaio e il cui cadavere è stato ritrovato tre giorni dopo presso la stazione ferroviaria di Casoria, popoloso comune della provincia partenopea. I suoi familiari non credevano alla tesi del suicidio e infatti il padre aveva addirittura spiegato che a suo avviso era stato lanciato dal convoglio in corsa da qualcuno.

Anche per tale ragione, la Procura di Napoli Nord ha disposto l’autopsia sul cadavere del ragazzo. Intanto, però, si dissolvono i dubbi sulla dinamica della tragedia: un fotogramma, ripreso dalle telecamere della stazione di piazza Garibaldi a Napoli, mostrerebbe Ciro Ascione agganciato al predellino del treno Regionale 24397, con le porte chiuse del vagone in partenza. Il perché sarebbe legato a un ritardo fatto dal giovane e a una bugia detta al padre, come riportato da Il Corriere della Sera.

Ciro Ascione, infatti, avrebbe trascorso il pomeriggio intero con la fidanzata, poi al padre racconta una bugia a telefono, spiegandogli che è in metropolitana. In realtà, si incammina verso casa più tardi e anzi, quando si rende conto che è davvero, tardi, inizia a correre per prendere il treno che dalla Stazione centrale di Napoli lo porti a Casoria. Anche questo momento è stato ripreso dalle telecamere a circuito chiuso. Il ragazzo sarebbe quindi salito sul treno in corsa e vi sarebbe rimasto aggrappato per qualche centinaio di metri, poi Ciro Ascione ha ceduto, cadendo a velocità elevata: per lui non c’è stato nulla da fare. Il suo corpo privo di vita è stato trovato solo molte ore dopo.

Fonte: Il Corriere della Sera

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