“Maria Elena Boschi non la vogliamo”

maria elena boschi
(Websource/archivio)

L’ex ministro Maria Elena Boschi candidata a Bolzano? La popolazione altoatesina dice ‘No, grazie!’ e trova il supporto bipartisan di gran parte delle forze politiche, compresi esponenti di spicco dello stesso Partito Democratico. “Lei e Bressa non sono di qui”, è il coro unanime di chi contesta la candidatura, dai partiti autonomisti ai Verdi locali, che qui sono alleati con Liberi e Uguali, l’alleanza politica guidata dal presidente del Senato, Pietro Grasso.

Hans Heiss, consigliere provinciale dei Verdi di Bolzano, è netto nel giudizio: “Complimenti a Maria Elena Boschi! È riuscita in un miracolo politico: mettere d’accordo italiani e sudtirolesi del Sudtiroler Freiheit. Tutti uniti contro la candidatura. C’è un grande consenso… nel dissenso”, sono le sue parole riportate oggi dal ‘Fatto Quotidiano‘, che ricostruisce la vicenda. Il problema non è solo la Boschi, ma riguarda la nuova legge elettorale “che di fatto cancella la presenza in Parlamento dei rappresentanti italiani locali e anche degli altoatesini esterni al Süd Tiroler Volkspartei (Svp)”, lamentano molti esponenti politici da queste parti.

Sulle barricate anche Roberto Bizzo, presidente del Consiglio Provinciale di Bolzano in quota Pd, quindi collega di partito dell’ex ministro. Ha sottolineato infatti: “I due unici parlamentari italiani eletti a Bolzano rischiano di essere Boschi e Gianclaudio Bressa. Lei viene da Arezzo e lui da Belluno! Il Pd aveva un’immensa responsabilità: portare a Roma i rappresentanti del centrosinistra riformista e autonomista di questa terra. Boschi è stata voluta dal partito nazionale. A livello locale invece è stato espresso Bressa, voluto dall’Svp. Lo stesso Bressa che aveva raggiunto il limite di mandati previsti dallo Statuto Pd, ma ha ottenuto la deroga. Anche perché lo stesso Svp, incredibilmente, si era offerto di candidarlo se non lo avessero fatto i dem”.

GM

Fonte: Il Fatto Quotidiano

Impostazioni privacy