Papa Francesco: “I migranti devono rispettare le leggi e la cultura”

papa FrancescoNel corso del primo discorso annuale da Piazza San Pietro, Papa Francesco è tornato a parlare dell’emergenza migranti e lo ha fatto questa volta rivolgendosi proprio a quelle persone che vengono in Italia e in Europa per cercare rifugio, come riportato da Rai News: “Gli immigrati hanno il dovere di rispettare le leggi, la cultura e le tradizioni dei Paesi in cui sono accolti”. In questo modo le comunità che li accolgono possono essere maggiormente disposti ad accettarli e far sì che si integrino. Altrimenti possono nascere altri movimenti razzisti o xenofobi che creano tensione rendendo difficile l’ambientamento dei migranti.

Il pontefice specifica in seguito che il rispetto delle norme e delle tradizioni è solo un passo del processo di integrazione che non può compiersi se dall’altro lato non ci sono i presupposti che permettano ai migranti di sentirsi al sicuro, pertanto papa Francesco dice che ogni comunità deve: “Garantire la possibilità di un’integrazione dei migranti nei tessuti sociali in cui si inseriscono, senza che questi sentano minacciata la propria sicurezza, la propria identità culturale e i propri equilibri politico-sociali”. Chiaramente perché queste condizioni si verifichino è necessario da parte dei Paesi ospitanti una valutazione oggettiva dei numeri di migranti da accettare.

Secondo il Santo Padre, infatti, i Paesi ospitanti non possono garantire a tutti un’integrazione totale senza che questo turbi gli equilibri della popolazione e quindi invita le autorità ad essere prudenti ed aggiunge, come riportato da SkyTg24, che bisogna: “Valutare con saggezza e lungimiranza fino a che punto il proprio Paese è in grado, senza ledere il bene comune dei cittadini, di offrire una vita decorosa ai migranti, specialmente a coloro che hanno effettivo bisogno di protezione. Soprattutto non si può ridurre la drammatica crisi attuale ad un semplice conteggio numerico”. Il papa quindi invoca una collaborazione tra tutte le nazioni facenti parte dell’Unione Europea, affinché non si ripresentino situazioni limite come quelle verificatesi in Grecia ed in Italia.

F.S.

Fonti: RaiNews, SkyTg24

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