Secondo Giorgi, quindi, la precisazione non sarebbe motivata da razzismo ma da un senso di appartenenza alla propria nazione che lo porta ad essere vicino prima di tutto ai suoi connazionali, aggiungendo come le polemiche sorte siano assolutamente strumentali: “In Italia si strumentalizza ogni iniziativa. Lo dico a chi il 4 marzo andrà in parlamento: c’è uno stato sociale in difficoltà e dobbiamo garantire ai nostri connazionali per primi il modo di sopravvivere dignitosamente. Dopo aver sistemato i nostri, pensiamo agli altri
Non tutti però vedono innocenza nella scelta dell’associazione, ad esempio il presidente del Consiglio Comunale di Trieste Marco Gabrielli la reputa incomprensibile l’esclusione dei bambini immigrati poiché: “Potrebbe essere l’occasione per i bimbi che non conoscono le nostre tradizioni, di conoscerle, che si tratti della Befana o dell’ Epifania, e se avranno la possibilità, di provare a rispondersi”.
F.S.
Fonte: Dire, Lorenzo Giorgi Fb
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