Giorgio sposa una ragazza del Marocco “La sua famiglia ci minaccia, temo uccideranno mia moglie”

Una coppia felicemente sposata e innamorata ma ostacolata dalla famiglia della moglie che è arrivata anche a minacce e violenze.

No, non siamo nella Verona di Romeo e Giulietta. Siamo a Modena e, soprattutto, siamo nel 2023. Eppure certe dinamiche a volte ritornano. Giorgio Pagano teme seriamente per la vita della moglie.

Giorgio pagano
Giorgio e Boutania il giorno del matrimonio/ archivio web-Leggilo

Ho paura, temo che mia moglie Boutania possa finire male, proprio come la povera Saman Abbas, la ragazza pachistana di Novellara uccisa dai familiari. Boutania invece è marocchina, ma suo zio e sua madre non hanno mai accettato che mi sposasse“- a raccontare questa storia è Giorgio Pagano, 44 anni, che vive a Castelfranco Emiliano – Modena – con sua moglie Boutania – di anni 23 – e le loro due figlie di 7 e 18 mesi. Lui è costretto sulla sedia a rotelle da una malattia degenerativa, quindi non può proteggere sua moglie quando lei esce. Giorgio spiega che Boutania è stata minacciata e picchiata da suo zio più di una volta. E con sua madre non parla più da tre anni. Eppure, in principio, fu proprio la famiglia della moglie a favorire la loro unione. Che cosa è cambiato allora? L’uomo spiega che i familiari di Boutania avevano un piano preciso: far sì che la giovane sposasse Giorgio per ottenere  il permesso di soggiorno. Sarebbe dovuto essere un matrimonio finto: una volta sposati in Marocco, Boutania sarebbe potuta venire in Italia e poi lasciare Giorgio. Piccolo inconveniente: i due si sono innamorati davvero e questo la famiglia della ragazza non lo accetta.

Le minacce e la violenza 

Giorgio pagano
La coppia con una delle loro figlie/ archivio web-Leggilo

Giorgio Pagano prosegue: “Da allora sono arrivate le minacce. Boutania è stata colpita una volta con un pugno davanti a me, un’altra quando si trovava in casa di sua madre, le ha lanciato un oggetto in fronte, un’altra volta ha tentato di investirla mentre lei aveva la bimba nel passeggino. Le diceva parolacce perché lei ama vestire all’occidentale e soprattutto le imponeva di non frequentarmi più, “una marocchina deve sposare un marocchino” le urlava”. Una storia davvero molto simile a quella di Saman Abbas.La coppia si è più volte rivolta ai Carabinieri e la Procura di Modena ha aperto un’inchiesta a carico dello zio di Boutania e ora inizierà un processo anche nei confronti della madre. Ma questo non li rende più sicuri. Anzi: aver reso pubbliche questioni familiari ha ulteriormente inasprito gli atteggiamenti dei parenti di Boutania. L’unico dalla parte dei due sposi è il padre della ragazza ma lei non lo vede da tre anni e non può tornare in Marocco a fargli visita: “Se torniamo in Marocco ci ammazzano. Non sto esagerando, mi creda, sappiamo che c’è gente pronta a farlo per lavare quella che molti di loro ritengono una colpa gravissima: Boutania ha sposato me e poi ama anche vestire all’occidentale, atteggiamenti che ancora in troppi non tollerano“- ha concluso il 44enne.

 

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