Gianluca Vialli, le sue condizioni sono peggiorate: la mamma lo ha raggiunto a Londra

Peggiorano le condizioni di Gianluca Vialli. La madre di 87 anni è già volata a Londra per stargli accanto.

Il capo delegazione azzurro si trova, al momento, ricoverato nella clinica dove era stato curato per una neoplasia al pancreas. Le sue condizioni si sono aggravate.

Gianluca Vialli peggiora
Gianluca Vialli/archivio web-Leggilo

58 anni compiuti lo scorso 9 luglio e una vita di successi. Questo è Gianluca Vialli. Pochi giorni fa è arrivata la notizia del suo ritiro dalla Nazionale per curare la malattia contro cui lotta da tempo e la madre di 87 anni è, dunque, volata a Londra per stargli accanto. “Al termine di una lunga e difficoltosa “trattativa” con il mio meraviglioso team di oncologi ho deciso di sospendere, spero in modo temporaneo, i miei impegni professionali presenti e futuri“- così Vialli aveva annunciato alla Figc ( Federazione italiana giuoco calcio) il suo stop, spiegando i motivi della sua assenza in occasione delle prossime gare della Nazionale, attesa nel 2023 dall’inizio delle qualificazioni all’Europeo 2024. “L’obiettivo  è quello di utilizzare tutte le energie psico-fisiche per aiutare il mio corpo a superare questa fase della malattia, in modo da essere in grado al più presto di affrontare nuove avventure e condividerle con tutti voi. Un abbraccio”, aveva concluso l’ex bomber, coppia d’oro con Roberto Mancini negli anni ’90 alla Sampdoria.

Gianluca Vialli e la malattia 

Vialli peggiora
Gianluca Vialli e il cancro al pancreas/archivio web-Leggilo

Gianluca Vialli convive dal 2017 con un tumore al pancreas: una convivenza dura ma che da vero campione ha sempre cercato di affrontare con serenità definendo addirittura il tumore un compagno di viaggio. Vialli vuole essere anche un esempio per i tanti che si trovano nella sua stessa condizione e qualche mese fa ha voluto spiegare che nella malattia non c’è solo sofferenza  ma ci sono anche momenti bellissimi. Secondo l’ex capitano della Juventus: “ La vita è determinata dal 20 per cento da quello che ti succede ma per l’80 per cento dal modo in cui tu reagisci a quello che accade. E la malattia ti può insegnare molto di come sei fatto, essere anche un’opportunità. Non dico al punto di essere grato nei confronti del cancro, eh“. Tutto il mondo dello sport e non solo, in queste ore, sta inviando messaggi di solidarietà al campione.

 

Impostazioni privacy