Lidia%2C+strangolata+dal+fidanzato+ma+per+lui+niente+ergastolo%3A+%26%238220%3BLei+voleva+lasciarlo%26%238221%3B%2C+dicono+i+giudici
leggiloorg
/2022/10/07/pavia-alessio-nigro-niente-ergastolo-uccise-la-fidanzata/amp/
Cronaca

Lidia, strangolata dal fidanzato ma per lui niente ergastolo: “Lei voleva lasciarlo”, dicono i giudici

Niente ergastolo per Alessio Nigro che uccise la fidanzata Lidia Peschechera strangolandola. Per i giudici l’uomo non merita il carcere a vita.

La tragedia si consumò a Pavia. Alessio Nigro uccise la fidanzata che voleva porre fine alla loro relazione.  Poi rimase con il cadavere in casa per quattro giorni.

Eppure secondo i giudici del Tribunale di Pavia, Alessio Nigro non merita il carcere a vita. La condanna è stata di 20 anni. Il 29enne soffre di un disturbo borderline di personalità e questo gli ha evitato l’ergastolo. Nelle motivazioni della sentenza della Corte d’Assise di Pavia, si legge che, per il consulente la patologia, insieme all’alcol bevuto prima del delitto, hanno impedito all’uomo di controllare gli impulsi e la sua aggressività.  Secondo il consulente, quindi, il delitto sarebbe stato provocato non tanto dalla decisione di Lidia di lasciare Alessio ma soprattutto dalla patologia mentale dell’uomo. Anche se – viene sottolineato – “la vittima voleva porre definitivamente fine alla relazione affettiva e lasciare l’imputato privo di un tetto e di un sostentamento economico“.

Pertanto ad Alessio Nigro è stato riconosciuto il vizio parziale di mente ed è caduta l’aggravante dei futili motivi. Il 29enne era accusato di avere strangolato Lidia Peschechera, 49 anni, la sera del 12 febbraio del 2021 e di essere rimasto da solo con il cadavere in casa per quattro giorni prima di essere scoperto. Il pubblico ministero Diletta Balduzzi aveva chiesto l’ergastolo. Per il consulente della Procura e quello del giudice delle indagini preliminari, Nigro non aveva un disturbo psichiatrico tale da condizionare la sua capacità di intendere e volere, né la sua lucidità era stata indebolita dalla dipendenza da alcol. Il perito della difesa aveva invece parlato di una capacità di volere fortemente scemata e di un disturbo borderline di personalità i cui effetti sarebbero stati amplificati dall’alcolismo cronico. Alla fine la tesi della difesa ha prevalso ed è stata decisa la pena di 20 anni. Non è stato tenuto conto del fatto che, dopo l’omicidio, Nigro organizzò un piano per nascondere il cadavere e non essere scoperto. Addirittura, per giorni, rispose lui ai messaggi sul cellulare fingendosi Lidia. Difficile pensare che un soggetto incapace di intendere e volere abbia potuto architettare tutto questo. Ma la legge è legge e non si discute.

 

Pubblicato da
Samanta Airoldi

Ultimi articoli

  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

5 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

10 mesi ago
  • Casi

Denise Pipitone potrebbe essere a Roma, in un campo Rom

Una nuova pista questa volta molto promettente. Si riaccendono le speranze di ritrovare Denise Pipitone…

1 anno ago
  • Cronaca

Palermo, 13enne va in arresto cardiaco mentre è a scuola

Un ragazzino di appena 13 anni è andato in arresto cardiaco mentre si trovava a…

1 anno ago
  • Cronaca

Trapani, il direttore della banca fa sparire 400 mila euro dal conto di una disabile

Il direttore di una banca ha fatto sparire 400mila euro dal conto corrente di una…

1 anno ago
  • News Mondo

Alice muore a 6 mesi e nessuno sa perché: qualcuno sta mentendo

Non c'è stato nulla da fare per la piccola Alice. La piccola, dopo aver lottato…

1 anno ago