E’ ufficiale: è stata abolita un’attività tradizionale della Città del Messico. La notizia ha diviso l’opinione pubblica.
Una delle attività che più entusiasmava i cittadini spagnoli e messicani consisteva nella corrida, sport crudele e violento il cui obiettivo sarebbe quello di mostrare la superiorità di un uomo rispetto ad un potente animale quale il toro. I giochi – che inizialmente dovevano esaltare la forza dell’essere umano – si sono poi trasformati in meri spettacoli di intrattenimento. Gli animali protagonisti della corrida infatti vengono preventivamente indeboliti, in modo da non rappresentare un reale pericolo per il duellante.
I giorni prima dello spettacolo rappresentano una vera e propria tortura per l’animale: quest’ultimo viene lasciato 24 ore al buio, in modo che una volta liberato risulti intontito dalla luce e dalle grida degli spettatori; dei sacchi di arena pesante vengono appesi in prossimità del collo e successivamente viene preso a calci e pugni; sugli occhi viene applicato uno strato di grasso con l’obiettivo di offuscargli la vista e viene intossicato tramite dell’acqua contenente dei solfati diluiti. E’ una lotta alla pari? Assolutamente no, è semplicemente uno sport crudele ed anacronistico. Per questo motivo, la Città del Messico ha detto basta.
E’ ufficiale: il giudice Jonathan Bass ha abolito definitivamente la corrida dall’arena più grande della Città del Messico, Plaza Mexico. Quella che inizialmente sembrava una soluzione temporanea, si è trasformata in una vera e propria rivoluzione. Attualmente infatti, la mentalità dei cittadini risulta radicalmente cambiata, tanto che il 70% degli spagnoli e messicani dichiara di essere contro la corrida. Ad oggi, questo sport è stato cancellato ufficialmente da Guerrero, Coahuila, Quintana Roo, nei comuni di Veracruz, Michoacàn, Stato del Messico, Nuevo Lèon, ma anche nella Catalogna e nelle Isole Baleari, in Spagna.
“Degradante e crudele” – sono queste le parole utilizzate dai membri della società civile Justicia Justa, per definire quella che attualmente rappresenta un’attività assolutamente contro ogni battaglia combattuta da animalisti e progressisti. In seguito alla decisione della giuria, i sostenitori della corrida hanno dichiarato che avrebbero combattuto per il rispristino di questo sport tradizionale – purtroppo per loro, l’opinione pubblica si è schierata quasi interamente dalla parte degli animalisti e dei più rivoluzionari.
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