A differenza di altri colleghi, il professor Walter Ricciardi – consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza – è tutt’altro che ottimista sulla pandemia.
Il Ministero della Salute informa che nelle ultime ventiquattro ore i casi totali di Covid – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 36.429 unità. Da ieri 214 morti. I ricoveri scendono di 502 e in terapia intensiva -27 assistiti da ieri.
I contagi di Covid scendono costantemente da ormai più di oltre quattro settimane. Il Governo Draghi, infatti, ha già anticipato la volontà di non rinnovare lo Stato di Emergenza e di allentare, progressivamente, le misure restrittive che ci accompagnano da oltre due anni. Già da settimane è venuto meno l’obbligo d’indossare la mascherina all’aperto, salvo casi di assembramenti. Dal 31 marzo in avanti potrebbero cadere, a poco a poco, anche le altre restrizioni. Gli stessi esperti spingono affinché l’Esecutivo elimini le restrizioni: stando alle parole del microbiologo dell’Università di padova Andrea Crisanti, mantenere ora le misure anti Covid, paradossalmente, nuocerebbe alla salute della popolazione.
Voce fuori dal coro il virologo Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute Roberto Speranza. Ricciardi ha asserito, senza mezzi temini, che la pandemia non finirà e il Covid si riproporrà il prossimo autunno: “Il Covid tornerà in Italia in autunno. in questo momento stiamo reggendo bene ma il Covid si riproporrà. La pandemia non è finita e se andiamo di questo passo non finirà a breve” – le parole del docente di igiene dell’Università Cattolica. Secondo l’esperto la pandemia non potrà finire finché anche nei Paesi più poveri non verrà avviata una massiccia campagna di vaccinazione contro il virus. In alcuni Paesi infatti è in atto una recrudescenza di Covid e il tasso di mortalità è ancora piuttosto alto. Pertanto la pandemia non finirà finché contagi e morti non scenderanno in misura importante in ogni parte del mondo. Inoltre vi è un altro problema da non sottovalutare: il Covid è un virus RNA, cioè ogni volta che si replica produce varianti. E, ad oggi, non possiamo sapere se le future varianti saranno più o meno aggressive di quelle che già conosciamo. E soprattutto, non sappiamo se i vaccini attualmente in uso funzioneranno: “Con un virus RNA nuove varianti più che un rischio sono una certezza. E non sappiamo se saranno più contagiose e più letali” – ha concluso Ricciardi.
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