Il migrante preso a calci e sprangate in strada a Ventimiglia si è impiccato

La brutale aggressione subita da un migrante a Ventimiglia ha avuto delle conseguenze terrificanti: l’uomo infatti è morto suicida proprio in queste ore.

Migrante suicida 24 maggio 2021 leggilo.org
Getty Images/Marco di Lauro

Quell’aggressione subita in pieno giorno ad opera di tre persone per giunta armate aveva lasciato ferite fisiche ma evidentemente anche psicologiche sul giovane migrante guineano di 23 anni, morto suicida proprio nelle ultime ore. Il ragazzo si trovava a Ventimiglia in Liguria quando avvenne il fatto il 9 marzo 2021: dopo un presunto tentativo di furto o di molestie mai accertato dalle Forze dell’Ordine, il 23enne era stato rincorso da tre uomini, due originari di Agrigento ed uno di Reggio Calabria ma residenti nel comune ligure che lo hanno rapidamente circondato ed aggredito. Calci, pugni e colpi portati con tubi di metallo, il tutto in pieno giorno ed in mezzo alla strada davanti a numerosi testimoni tra cui qualcuno che forse per documentare l’accaduto con le forze dell’ordine o forse per puro gusto dell’orrido e della violenza ha ripreso il tutto con un cellulare: il video è stato poi rimosso da YouTube a causa del suo contenuto. Il pestaggio aveva lasciato il 23enne malconcio con lesioni all’addome ed un trauma facciale per una prognosi di dieci giorni. E proprio oggi, il ragazzo è morto suicida.

Il migrante guineano, raggiunto da un provvedimento di espulsione, era stato prima portato a Bordighera per curare le sue lesioni e successivamente trasferito a Torino in attesa di essere trasferito nel suo paese di origine per delle irregolarità nel suo arrivo in Italia: proprio nel centro di rimpatrio nel torinese, il 23enne ha deciso di mettere fine alla sua vita legandosi un lenzuolo al collo ed impiccandosi. Alla base dell’estremo gesto, potrebbe senz’altro esserci l’aggressione ricevuta oppure anche la decisione di rimpatrio emessa dalle autorità italiane: forse, il giovane ha preferito farla finita piuttosto che tornare nel suo paese di origine da cui era fuggito. In ogni caso, gli autori del pestaggio sono stati denunciati e sulla vicenda aperta un’inchiesta. L’episodio ricorda un altro pestaggio occorso a Jesolo, dove un tunisino era stato aggredito da un gruppo di persone: in quel caso però – secondo i testimoni – la persona assalita aveva usato per prima violenza contro terzi mentre almeno nel video circolato in rete non sembra affatto che il guineano si sia minimamente mostrato violento contro chi lo ha pestato selvaggiamente.

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