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Casi

Denise scomparsa, una donna aveva avvisato la madre: “Succederà una cosa grave”

Il caso di Denise Pipitone è tornato agli onori della cronaca dopo la triste parentesi russa. Le indagini menzionano la telefonata di una donna di nome Anna Corona.

Il caso della scomparsa di Denise Pipitone, recentemente tornato di grande attualità, si arricchisce ancora di dettagli tra cui la strana telefonata di Anna Corona, ex moglie del padre della bambina – Piero Pulizzi – occorsa proprio nel giorno della scomparsa. Un particolare che è stato analizzato durante un’intervista su Mattino 5 nel corso della quale Piera Maggio, la madre che da oltre quindici anni aspetta risposte sulla scomparsa mai chiarita della figlia, si è confrontata con la conduttrice Mara Venier ripercorrendo alcuni dei momenti salienti del caso. Tra questi, emerge la chiamata di Anna Corona alla madre in cui proprio la donna afferma: Sta per succedere qualcosa di molto grave, avverti Jessica ed Alice”. Le due ragazze menzionate nella chiamata sono proprio le sorelle della donna.

Anna Corona è stata più volte ascoltata dagli investigatori: oltre la telefonata in risultano altre chiamate tra la donna ed una seconda persona di nome Stefania, titolare di un’agenzia di viaggi che frequentava in quel periodo un commissario di Polizia di Mazara del Vallo, teatro della sparizione. A differenza della chiamata alla madre di Anna, queste telefonate non vennero mai analizzate a fondo: le intercettazioni erano impossibili da ascoltare al punto che alcuni investigatori hanno proposto di sottoporle ad una pulizia audio con i mezzi odierni per comprenderle meglio. La madre di Anna Corona – interrogata in merito alla chiamata analizzata – ha sempre riferito che sua figlia sarebbe rimasta lavorare il giorno della scomparsa di Denise fino alle ore 15:30 in albergo  ma è emerso un altro dettaglio che gli investigatori tralasciarono nel 2004.

Una persona che lavorava presso la struttura da cui Anna chiamò aveva riferito di aver notato il nipote tenere una bambina in braccio mentre passava in motorino nei pressi della falegnameria dove stava lavorando. La persona in questione non escludeva che la bambina potesse essere Denise, nonostante il suo volto fosse parzialmente nascosto da una coperta. In ogni caso, il testimone in questione – Battista della Chiave – è ormai deceduto prima che la sua testimonianza potesse essere indagata a fondo. Il caso resta un mistero mentre Giovanna, un’amica di Piera Maggio, chiede per l’ennesima volta che il colpevole del presunto rapimento si faccia avanti: C’è stata omertà, a Mazzara del Vallo non si muoveva una foglia senza che lo sapesse tutto il paese. Liberatevi la coscienza”, l’appello della donna.

Pubblicato da
Alessandro R.

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