Le+mascherine+non+arrivano%2C+Mario+muore%3A+la+famiglia+chiede+un+risarcimento+milionario
leggiloorg
/2021/04/03/bergamo-dottor-giovita-covid-risarcimento/amp/
Persone

Le mascherine non arrivano, Mario muore: la famiglia chiede un risarcimento milionario

Mario Giovita, medico di base della provincia di Bergamo, è morto di Covid il 16 marzo 2020. Ora la famiglia chiede alla Regione un risarcimento milionario. 

Diego Ibarra Sanchez/Getty Images/Archivio

Mario Giovita aveva 65 anni, faceva il medico di base a Caprino Bergamasco – in provincia di Bergamo – e il 16 marzo dello scorso anno è morto di Covid. Il dottore, specialista in malattie infettive, viveva con la moglie e i tre figli nel piccolo Comune in cui esercitava la professione ed è uno dei tanti medici di famiglia che, soprattutto nelle prime settimane di emergenza sanitaria, hanno contratto il virus mentre svolgevano il proprio lavoro.

Ora, poco più di un anno dopo il grave lutto, i familiari del dottor Giovita vogliono chiarezza. E giustizia. Secondo loro, al medico non sarebbero stati forniti di dispositivi di protezione individuale che pure aveva ripetutamente richiesto: per questo motivo, l’uomo avrebbe contratto il Covid e, poco dopo, sarebbe morto. Sulla base di questa ricostruzione, la famiglia del dottor Giovita chiede all’Ats di Bergamo – Azienda per la Tutela della Salute – un risarcimento milionario: “E’ stato costretto a svolgere il proprio servizio senza che gli siano stati forniti tempestivamente i presidi necessari per per evitare il rischio di contagio da Covid-19. Risulta lampante come Ats di Bergamo sia pienamente responsabile della propria condotta omissiva“, ha affermato l’avvocato Paolo Baio, che rappresenta la moglie del medico, Anna Maria Distefano e i figli Lorenzo, Diego e Sergio.

Mario Giovita era stato l’ottavo camice bianco in Italia vittima di Covid. “La responsabilità di pianificare, organizzare e programmare la distribuzione e la dotazione dei presidi di protezione è a carico della Ats“, ha detto ancora l’avvocato della famiglia. Sulla base del piano pandemico regionale – risalente al 2006 – dispositivi di protezione individuale avrebbero dovuto essere consegnati ai medici di base e al personale sanitario lombardo entro 180 giorni dalla realizzazione del piano stesso. Ma, sottolineano ora i medici e i loro familiari, non sono mai stati consegnati, neanche nei 14 anni successivi. La zona di Bergamo fu una di quelle maggiormente colpite durante i primi mesi di pandemia, all’inizio del 2020. Il caso del dottor Giovita, con la richiesta di risarcimento da parte della famiglia, potrebbe dare il via ad una serie di azioni da parte dei familiari delle tante vittime di Covid che, soprattutto nelle primissime fasi della pandemia, si sarebbero forse potute evitare con una massiccia distribuzione di dispositivi di protezione individuale.

 

Pubblicato da
Lorenzo Palmisciano

Ultimi articoli

  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

4 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

10 mesi ago
  • Casi

Denise Pipitone potrebbe essere a Roma, in un campo Rom

Una nuova pista questa volta molto promettente. Si riaccendono le speranze di ritrovare Denise Pipitone…

1 anno ago
  • Cronaca

Palermo, 13enne va in arresto cardiaco mentre è a scuola

Un ragazzino di appena 13 anni è andato in arresto cardiaco mentre si trovava a…

1 anno ago
  • Cronaca

Trapani, il direttore della banca fa sparire 400 mila euro dal conto di una disabile

Il direttore di una banca ha fatto sparire 400mila euro dal conto corrente di una…

1 anno ago
  • News Mondo

Alice muore a 6 mesi e nessuno sa perché: qualcuno sta mentendo

Non c'è stato nulla da fare per la piccola Alice. La piccola, dopo aver lottato…

1 anno ago