Covid%2C+22.409+casi+e+332+morti.+Ritardo+spaventoso+sui+vaccini%2C+protetto+un+italiano+su+60
leggiloorg
/2021/03/10/bollettino-covid-10-marzo-2021-casi-22409-morti-332/amp/
Cronaca

Covid, 22.409 casi e 332 morti. Ritardo spaventoso sui vaccini, protetto un italiano su 60

E’ ancora caos sui vaccini. L’Italia troppo indietro sulla tabella di marcia. A farne le spese , soprattutto, gli anziani in lista di attesa.

Getty Immages/Chung Sung-Jun

Il Ministero della Salute informa che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – sono saliti di 22.409 unità e portano il totale a 3.123.368. Nelle ultime ventiquattro ore 332 morti che fanno salire le vittime a 100.811 e 13.752 guariti che raggiungono quota 2.535.483.

I casi attualmente positivi sono 487.074, + 8191 rispetto a ieri. I ricoverati sono 22.882, +489 mentre in terapia intensiva 2827 assistiti, +71 da ieri. Le persone vaccinate sono 1.747.516.

Covid: è caos vaccini

I casi di Coronavirus hanno ricominciato a crescere e le terapie intensive a riempirsi. I campanelli d’allarme per premere sul pedale dell’acceleratore per quanto riguarda le vaccinazioni ci sono tutti. Eppure l’Italia continua a procedere con la prima ingranata. Ad oggi – stando ai dati pubblicati sul sito del Governo – le persone che hanno già ricevuto entrambe le dosi sono 1.747.516: circa un trentesimo dell’intera popolazione. Decisamente pochi se si pensa che il Ministro della Salute Roberto Speranza punta a vaccinare l’intera popolazione entro l’estate. I vaccini distribuiti sono stati 7.207.990. Dunque, è evidente, che si sarebbe potuto fare di più in questi due mesi. Perché, nonostante i ritardi nelle consegne, le dosi disponibili, comunque sono più del triplo delle persone vaccinate.

Riusciremo a recuperare questo ritardo? E’ la speranza di tutti, soprattutto di quelle categorie maggiormente penalizzate dalle chiusure come i ristoratori, i gestrori delle palestre, i lavoratori dello spettacolo. Tutte categorie ferme da mesi che, a causa del rischio di contagio, o non lavorano per nulla o sono fortemente limitati. Se il vaccino – come dichiarato da diversi esperti – è davvero il principale strumento per tornare a vivere, allora è indispensabile passare dalla prima alla quarta marcia e in fretta. Per il momento la regione dove sono state vaccinate più persone è la Lombardia di Attilio Fontana che svetta in testa alla classifica con le sue 884.068 dosi somministrate. Tuttavia è anche qui che si sono registrati i principali problemi. In primis il modus operandi circa le prenotazioni e la presa degli appuntamenti per gli ultraottantenni. Siccome la sanità è di competenza regionale, ogni Regione ha stabilito diverse modalità tramite cui gli over 80 – non residenti nelle Rsa – possono prenotarsi per farsi vaccinare. In Lombardia le categorie interessate ricevono un messaggio sul telefono dove viene comunicato il luogo e l’orario dell’appuntamento per la somministrazione.

Tuttavia, trattandosi di persone anziane o molto anziane, ci si sarebbe aspettati il buon senso di tenere conto di due fattori: comunicare per tempo in modo che l’anziano possa avvisare i figli, i nipoti o chi deputato ad accompagnarlo; la vicinanza rispetto all’abitazione della persona. Non si può pensare che una soggetto di 90 anni sia ingrado di sostenere un viaggio di 20 o 30 km, salvo rarissime eccezioni. Eppure una donna di 95 anni residente a Segrate – Milano Nord – è stata contattata a mezzanotte per presentarsi due giorni dopo a Pieve Emanuele che si trova al confine con Pavia: a trenta chilometri di distanza. E moltissimi altri anziani hanno lamentato lo stesso disagio. La 95enne non si è, giustamente, potuta presentare all’appuntamento poiché non sapeva come raggiungere Pieve Emanuele. A questo punto parte un altro dilemma: se una persona, per ragioni di forza maggiore, non si presenta, può riprenotarsi? Al momento nessuno – neppure i medici di base – sanno fornire una risposta in quanto nessuno si è premurato di fornire linee guida.

Sempre in Lombardia si è presentato un altro problema non da poco: i “furbetti del vaccino“. Se alcuni ospedali lamentano la presenza di infermieri no-vax, di contro ci sono persone che pur di farsi vaccinare entrano abusivamente nei portali delle categorie aventi diritto e si prenotano. Una volta prenotati, se nessuno controlla adeguatamente, questi furbetti vengono chiamati e vengono vaccinati. Per fortuna, però, la Direzione Aziendale dell’ASST Santi Paolo e Carlo di Milano ha controllato e fatto la verifica incrociata tra i nomi presenti nelle loro liste e quelli di chi si era prenotato. Così sono state scoperte non una o due ma ben 220 soggetti “abusivi”. In pratica si erano appropriati – non si capisce come – del link interno riservato al personale medico e avevano effettuato la prenotazione.

Pubblicato da
Samanta Airoldi

Ultimi articoli

  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

5 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

11 mesi ago
  • Casi

Denise Pipitone potrebbe essere a Roma, in un campo Rom

Una nuova pista questa volta molto promettente. Si riaccendono le speranze di ritrovare Denise Pipitone…

1 anno ago
  • Cronaca

Palermo, 13enne va in arresto cardiaco mentre è a scuola

Un ragazzino di appena 13 anni è andato in arresto cardiaco mentre si trovava a…

1 anno ago
  • Cronaca

Trapani, il direttore della banca fa sparire 400 mila euro dal conto di una disabile

Il direttore di una banca ha fatto sparire 400mila euro dal conto corrente di una…

1 anno ago
  • News Mondo

Alice muore a 6 mesi e nessuno sa perché: qualcuno sta mentendo

Non c'è stato nulla da fare per la piccola Alice. La piccola, dopo aver lottato…

1 anno ago