Lo immergono tre volte nell’acqua per battezzarlo: neonato muore per arresto cardiaco

Non c’è stato niente da fare per il neonato battezzato con rito ortodosso. Il piccolo è deceduto per arresto cardiaco dopo essere stato immerso per ben tre volte nell’acqua.

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Getty Images/ DANIEL MIHAILESCU

Un neonato di sei settimane è morto per arresto cardiaco dopo essere stato immerso per tre volte – compresa la testa –  nell’acqua santa per il battesimo. La tragedia è avvenuti nella Chiesa ortodossa di San Costantino ed Elena in Romania, a Suceava per la precisione, grosso centro nella regione della Bucovina. Dopo che il piccolo si è sentito male, un’ambulanza si è precipitata davanti alla chiesa per effettuare la manovra di rianimazione. Nonostante l’immediato ricovero d’urgenza non c’è stato nulla da fare per il bambino che è deceduto poche ore dopo. L’autopsia ha rivelato la presenza di 110 ml di liquido nei polmoni del piccolo. Ora  i pubblici ministeri hanno aperto un’indagine per omicidio colposo contro il sacerdote che ha celebrato il sacramento. Il padre del bambino ha spiegato che, nonostante il pianto del neonato, il prete ha continuato ad immergerlo senza preoccuparsi: “Il bambino piangeva ma il prete lo ha sommerso tre volte nell’acqua e lui ha inalato acqua. L’ho preso, l’ho asciugato, dai medici ho scoperto che ha inalato 110 ml di acqua … Se vedessi un bambino con la bocca spalancata e piangere, non lo immergeresti completamente nell’acqua, giusto?”

Questa vicenda  ha riportato l’attenzione sulla riforma del rituale del battesimo. Infatti non è il primo episodio di questo tipo: i giornali locali parlano di diversi incidenti simili nel corso degli anni. Sono circa 60.000 le  persone che hanno firmato una petizione per chiedere il cambiamento del rito, valutato troppo ericoloso per i bambini. Persino l’arcivescovo di Arges Calinic, il membro più anziano del clero, è a favore della riforma. Il portavoce della Chiesa Vasile Banescu ha fatto sapere che il sacerdote che ha officiato la cerimonia battesimale è già stato sospeso dal servizio e non tornerà a prestare servizio fino alla fine delle indagini. Ha altresì aggiunto che, in un futuro non troppo lontano,  i preti potrebbero versare dell’acqua sulla fronte del bambino invece della full immersion.  Ma la parte più conservatrice della chiesa ortodossa romena si oppone a qualunque riforma.  L’ arcivescovo di Tomis, senza mezzi termini, ha sentenziato: “Non cambieremo mai il rituale. I canoni di questa religione sono in vigore da oltre 1.000 anni“.

 

 

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