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Cronaca

12.030 nuovi casi e 491 morti “Meglio uscire di casa a Natale solo in ordine alfabetico”

Un lockdown totale è impossibile e non verrebbe accettato. Ecco allora che spunta una nuova proposta: far uscire i cittadini a scaglioni in base all’ordine alfabetico.

Getty Images/ Alberto Pizzoli

I dati del Ministero della Salute in merito alla situazione di oggi ci informano che i casi totali – attualmente positivi, morti e guariti – salgono di 12.030 unità e portano il totale a 1.855.737. Nelle ultime ventiquattro ore 491 morti che fanno salire il totale delle vittime a 65.011. Da ieri sono stati eseguiti 103.584 tamponi.

I casi attualmente positivi scendono a 675.109. I guariti salgono a 1.115.617. I ricoverati sono 27.765, +30 mentre in terapia intensiva 3095 assistiti, – 63 rispetto a ieri.

Covid, Cartabellotta: usciamo in base all’ordine alfabetico

Un lockdown totale – come quello anticipato dalla cancelliera Angela Merkel in Germania – è infattibile sia per l’economia, già pesantemente danneggiata, sia perché le persone non sarebbero disposte ad accettarlo, specialmente durante le feste natalizie. Ecco allora che Nino Cartabellotta, medico e presidente della Fondazione Gimbe di Bologna – intervistato da La Stampa – ha avanzato una proposta alquanto originale: “Una possibile soluzione è pensare a delle uscite scaglionate per ordine alfabetico”. La misura avrebbe lo scopo di evitare gli assembramenti nei negozi, presi d’assalto per gli acquisti natalizi. Infatti già ieri nella prima giornata di “ingresso in zona gialla”, le grandi città come Milano e Torino hanno visto grandi folle di persone nelle vie dello shopping  ma anche nei bar – ora nuovamente aperti anche per il servizio al tavolo dalle ore 5 alle ore 18 anche in Lombardia e Piemonte – per colazione e aperitivo. E questi assembramenti, per quanto prevedibili, stanno inducendo il Governo a rivedere le misure emanate con il Dpcm di Natale e imporre ulteriori restrizioni agli spostamenti durante i giorni di festa.

Cartabellotta ha spiegato che il rischio di una terza ondata è un rischio troppo grande, che non possiamo permetterci ma puntare tutto sul senso di responsabilità dei singoli non è la strategia migliore per prevenire il peggio: “Affidare tutto alla responsabilità individuale è un rischio che non possiamo permetterci”. Scettico, tuttavia, sulla suddivisione del Paese in diverse fasce cromatiche poiché – a detta del medico – non è sufficiente considerare solo l’indice di contagio Rt che è il primo a scendere. L’esperto non sembra nutrire molta fiducia nel sistema di gestione della pandemia messo in atto dal Governo italiano: “In Germania hanno capito che non si governa la sanità, non si rilancia nemmeno leconomia. In Italia la strategia è meglio un uovo oggi che una gallina domani. la verità è che Natale, con le scuole chiuse, sarebbe il periodo ideale per un lockdown”.

Pubblicato da
Alessandro R.

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