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Persone

I migranti hanno fame, Rosa riapre il negozio “Potevano essere figli miei”

Un gruppo di sedici migranti, sbarcato a Nerano sulla costiera sorrentina, ha ricevuto un inaspettato aiuto da parte di Rosa Esposito, titolare di una salumeria locale.

Getty Images/Anne Chaon

Sono arrivati dall’Iraq e dall’Afghanistan in piena notte ed hanno subito ricevuto un’accoglienza generosa i 16 migranti sbarcati a Nerano, località nota per le sue spiagge sulla costiera sorrentina. E’ successo martedì 17 novembre, quando i 14 uomini e le 2 donne sono approdati in spiaggia dopo un lungo viaggio effettuato tramite due imbarcazioni di fortuna che i Carabinieri non sono ancora riusciti a ritrovare. Il piccolo gruppo di migranti si è diretto verso la città più vicina, con gli esuli forse già convinti di non trovare nessuno sveglio data la tarda ora. Invece, si sono imbattuti in Rosa Esposito, proprietaria di Olga’s Alimentari – ovvero la salumeria locale – che non si è fatta pregare per riaprire l’esercizio commerciale e sfamare i migranti.

La donna si è sorpresa dell’interesse rivoltole dai cronisti, affermando di aver fatto solo ciò che le è venuto spontaneo: Ero a casa, ho saputo che questi ragazzi erano arrivati non si sa bene come, nella baia di Ieranto”, racconta la donna, aggiungendo che sia il Comune che i Carabinieri avevano già disposto l’accoglienza per i profughi. Lei però ha deciso di fare di più: “Il cibo e l’acqua? Ma a me pare normale, ma chi nega l’acqua e il cibo? Sono esseri umani e io sono un essere umano“, dice Rosa. Di fronte all’insperato gesto di solidarietà, i migranti, stremati per il viaggio, hanno mangiato e bevuto senza dire una parola: “Erano molto stanchi e silenziosi”, ricorda la titolare della salumeria di Nerano. Rosa non pensa di aver fatto nulla di così speciale e ha ribadito che il suo gesto è solo una normale azione di solidarietà che qualunque persona avrebbe compiuto al suo posto: “Sono mamma e nonna, potevano essere figli miei“, le sue parole.
A volte, anche durante un’emergenza umanitaria drammatica come quella dell’immigrazione in Europa, spiccano episodi di grande solidarietà come questa: oltre alla storia di Rosa, basta pensare al caso del ragazzo di origini africane che a Genova ha impedito uno stupro mettendo in fuga due malviventi. Naturalmente tutte le persone sbarcate sono state sottoposte a tampone – per controllare che non siano malate di Covid – e alle procedure di identificazione: tutti e sedici i migranti sbarcati a Nerano hanno tra i 20 ed i 22 anni. Sono in corso anche le procedure per il ricollocamento, dopo che il gruppo aveva trovato momentaneamente ospitalità nella Sala delle Sirene del Comune su concessione del Sindaco di Massa Lubrense, Luciano Balducelli.

Pubblicato da
Manfredi Falcetta

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