Smantellare oncologia per far spazio ai Covid, il progetto ha indignato Nuoro

Circa 400 persone hanno protestato davanti all’ospedale di Nuoro contro la decisione di smantellare il reparto oncologico per fare posto ad un’area destinata ai pazienti Covid.

 

Proteste presso l’ospedale San Francesco di Nuoro. A manifestare sono stati numerosi pazienti oncologici, in un ultimo tentativo di interrompere il ridimensionamento del reparto di oncologia dell’ospedale, previsto dall’amministrazione per lasciare spazio ad un nuovo reparto – covid. Una decisione, quella di ridurre i posti dedicati ai pazienti oncologici, che come sottolinea Fanpage avrebbe dovuto inevitabilmente comportare lo “sfratto” di molti di loro, che sarebbero così stati costretti a trasferirsi in altri ospedali nella zona. Un rischio che fortunatamente è stato scongiurato anche grazie alla manifestazione.

Alla protesta, caratterizzata dal motto “Il reparto oncologico non si tocca“, hanno partecipato circa 400 persone e molti dei malati presenti si sono simbolicamente incatenati all’ingresso dell’Ospedale. Alla manifestazione hanno fato seguito una serie di trattative di alcuni rappresentanti con i vertici della struttura ospedaliera. Gli incontri, alla fine, sembrerebbero  aver prodotto i risultati sperati: proprio nella mattinata di ieri, infatti, è arrivata dalla Regione Sardegna la notizia di una imminente valutazione di strategie alternative. E’ stato l’assessore regionale alla Sanità, Mario Nieddu, a firmare una delibera urgente che stabilisce che il reparto oncologico resta, almeno per il momento, al suo posto e senza alcun ridimensionamento.

Non ci sarà alcun trasferimento del reparto di Oncologia dell’ospedale San Francesco di Nuoro, né allo Zonchello, né all’interno del reparto dell’ex Pediatria dello stesso nosocomio“, ha detto l’assessore ad Ansa. Nieddu ha poi spiegato: “In particolare l’ipotesi di trasferimento allo Zonchello era già stata bloccata sul nascere a seguito del mio intervento, ancor prima che venisse indetta la manifestazione odierna. D’accordo con l’Ats (Azienda di Tutela della Salute, ndr), abbiamo stabilito che l’eventuale decisione per la riorganizzazione degli spazi per l’emergenza Covid non verrà mai presa andando a scapito dei pazienti“. Un sospiro di sollievo per le centinaia di persone che temevano per il prosieguo delle proprie cure. “L’ospedale San Francesco è un presidio fondamentale per le cure oncologiche non solo nel centro Sardegna, ma di tutto il sistema regionale e non esiste alcun disegno politico che possa depotenziarlo“, ha detto ancora l’assessore. “Al contrario il nostro obiettivo è quello di potenziare i servizi andando a risolvere le carenze di personale che sono la prima ragione di sofferenza di una struttura che rimane sempre un’eccellenza“.

In realtà, il progetto originale della Regione prevedeva lo smantellamento progressivo del reparto con lo scopo di destinare quell’ala dell’ospedale San Francesco ai futuri eventuali pazienti Covid. Oncologia sarebbe stata trasferita in parte presso l’ex unità di Pediatria e in parte sarebbe stata dirottata sul presidio ospedaliero Cesare Zonchello. Subito era scattato l’allarme tra i pazienti e tra i loro familiari, che con il supporto di alcune associazioni presenti sul territorio e degli amministratori locali erano riusciti ad aprire una trattativa con la regione, che si era però mostrata, fino a ieri, inflessibile.

Al fianco dei malati oncologici si erano schierati molti sindaci dell’area e, trasversalmente, tutti e sette i candidati che il 25 e 26 ottobre si contenderanno la carica di primo cittadino di Nuoro. Con loro, anche i medici e gli infermieri del San Francesco, oltre ai vertici della Asl locale. Proprio dalla Asl era stata fatta pervenire in Regione una proposta alternativa che aveva scatenato uno scontro interno tra la dirigenza ospedaliera e l’Ats sarda, che aveva addirittura fatto ipotizzare il licenziamento della dirigente locale, scongiurato poi dai fatti. “La Direzione di Ats Sardegna sta lavorando in questi giorni ad una soluzione che contemperi le esigenze ed i bisogni di tutti i pazienti del territorio. Inoltre, è in corso il potenziamento dell’organico sia per le strutture territoriali che ospedaliere della ASSL di Nuoro.” si legge in una nota ufficiale emessa dall’Ats. “L’Azienda resta a disposizione di pazienti, operatori  e istituzioni per un confronto, al quale non si è mai sottratto, al fine di trovare insieme soluzioni più consone che tutelino, in primo luogo, la salute dei cittadini”.

Lorenzo Palmisciano

Fonte: Fanpage, Ansa

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