Crollo delle esportazioni e calo dei turisti: ecco come il lockdown ha distrutto l’Italia

Uno studio Prometeia-Legacoop sugli effetti della pandemia ha evidenziato come il lockdown ha colpito due assi della nostra economia: turismo ed export.

Secondo uno studio elaborato da Prometeia e Area Studi Legacoop nel 2020 si registrerà una caduta delle esportazioni di merci in volume di oltre il 15%, mentre la spesa degli stranieri in Italia subirà un crollo di oltre il 54%. Una spesa che solo parzialmente verrà compensata da quella degli italiani, che non si recheranno all’estero producendo un calo di 3 punti percentuali sulla crescita del Pil. La causa, inutile dirlo, la crisi innescata dalla pandemia da Coronavirus e le conseguenti misure prese per arginarla. L’economia esce distrutta da questi mesi di lockdown – come già evidenziato dall’Istat – e sono proprio l’export ed il turismo ad essere toccati più di altri. Lo studio, realizzato nell’ambito del progetto MonitorFase3 e pubblicato su La Stampa, evidenzia come la caduta delle esportazioni di merci nel 2020 sia dovuta al crollo dei mercati di sbocco, in quanto la pandemia ha prodotto conseguenze particolarmente pesanti nei paesi che assorbono oltre il 45% delle esportazioni complessive del nostro paese.

Il dato positivo è che, in caso non si verifichi una seconda ondata del virus, già dalla seconda metà dell’anno in corso le esportazioni torneranno a crescere per la ripresa del commercio mondiale, con un rialzo di +11,2% nel 2021, per poi posizionarsi, negli anni successivi, su una crescita media attorno al 3%. Conseguenze gravi anche nel settore del turismo. In Italia, ricorda Il Sole 24 ore, il segmento del turismo vale in totale 146 miliardi di euro, il 12% del Pil, generata da una filiera di 216mila esercizi ricettivi e 12mila agenzie di viaggio. Ma l’Italia è finita per essere tra i i paesi “sconsigliati” per le vacanze, e il primo contraccolpo c’era stato già durante le vacanze pasquali. Napoli ha ad esempio perso 15mila visitatori, mentre Venezia ha subito una perdita del -40% di visitatori. Crollo del 60-70% delle prenotazioni anche nel Lazio e non va meglio a Milano, con dati sul “debooking” fino a picchi dell’80%. L’italia è il quarto Paese al mondo per visitatori stranieri dopo Spagna, Francia e Stati Uniti. Secondo lo studio, la spesa degli stranieri presenti in Italia per svago o lavoro nel 2020 subirà un crollo del 54,4%. In modo del tutto speculare, anche il turismo degli italiani all’estero subirà quest’anno una brusca frenata, -47,2%. Dopo il crollo del 2020, la spesa dei non residenti in Italia – sempre in caso di mancata seconda ondata – alla fine del 2021 tornerà vicina ai livelli pre-crisi, con una crescita particolarmente elevata (oltre il 90%) che nei prossimi anni si collocherà ad un livello medio di circa il 4%.

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