Decreti+sicurezza%3A+i+Cinque+Stelle+sempre+pi%C3%B9+vicini+a+cedere+alle+richieste+del+PD
leggiloorg
/2020/06/30/m5s-decreti-sicurezza/amp/
Politica

Decreti sicurezza: i Cinque Stelle sempre più vicini a cedere alle richieste del PD

I Cinque Stelle, fino a pochi giorni fa, chiedevano più tempo. Ma sembrano sempre più propensi a cedere alle richieste degli alleati Dem per la modifica urgente dei Decreti sicurezza.

Fino alla settimana scorsa – riportava Il Fatto Quotidiano – i Cinque Stelle ponevano un freno alle richieste del PD, di Italia Viva, di +Europa e di Leu in merito alle modifiche ai Decreti sicurezza approvati durante il primo Governo Conte su spinta della Lega. I deputati grillini Giuseppe Brescia e Vittoria Baldini – in una nota rivolta al Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese – spiegavano: “La concretezza istituzionale impone il rinvio dell’approvazione della revisione dei decreti Salvini a settembre. Serve un approccio pragmatico e non ideologico. La revisione dei Decreti sicurezza non dovrà essere un’operazione di cancellazione del passato”. E in ogni caso – spiegava Fanpage – i M5S si erano dichiarati disposti ad accettare le modifiche ai Decreti  ma senza andare oltre le correzioni del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. I pentastellati si  dicevano pronti – in settembre – a rivedere i punti inerenti pene, multe e sequestri alle navi Ong ma non a modificare anche gli aspetti riguardanti la gestione dell’accoglienza. Nessuno stravolgimento dell’impianto di fondo che anche loro avevano votato nel 2018.

E’ trascorsa poco più di una settimana da queste riflessioni e la fermezza dei Cinque Stelle sembra già vacillare. Infatti – intervistato dalla Repubblica a poche ore dal nuovo vertice al Viminale – il deputato Cinque Stelle Giorgio Trizzino non esclude che si potrebbe spingere sull’acceleratore per approvare la modifica dei due decreti. “Se ci sarà spazio per approvare anche questo, allora perché no? Sulla necessità di riscriverli io sono sempre stato d’accordo”. Il deputato ha spiegato che se non ci fosse stata di mezzo l’emergenza legata al Coronavirus, l’iter sarebbe stato già chiuso. E puntualizza che – al contrario di quanto alcuni “mal pensanti” hanno ipotizzato – votare a favore della revisione prima dell’estate non rappresenta uno scambio di favori con gli alleati del PD e il Premier Giuseppe Conte che, in cambio, rifiuterebbero il Mes. “Il baratto in politica esiste, certo. Ma non può essere la strada per costruire cose buone”.

Fonte: Il Fatto Quotidiano, Repubblica, Fanpage

Pubblicato da
Samanta Airoldi

Ultimi articoli

  • Economia

Finanziamenti: per il mutuo è caccia al risparmio sul web

Acquistare una nuova abitazione richiede un impegno economico rilevante. Che si tratti di una prima…

5 mesi ago
  • Economia

Smart working: il vantaggio del lavoro da remoto

Sempre più aziende permettono ai propri dipendenti di lavorare in smart working, ovvero di svolgere…

10 mesi ago
  • Casi

Denise Pipitone potrebbe essere a Roma, in un campo Rom

Una nuova pista questa volta molto promettente. Si riaccendono le speranze di ritrovare Denise Pipitone…

1 anno ago
  • Cronaca

Palermo, 13enne va in arresto cardiaco mentre è a scuola

Un ragazzino di appena 13 anni è andato in arresto cardiaco mentre si trovava a…

1 anno ago
  • Cronaca

Trapani, il direttore della banca fa sparire 400 mila euro dal conto di una disabile

Il direttore di una banca ha fatto sparire 400mila euro dal conto corrente di una…

1 anno ago
  • News Mondo

Alice muore a 6 mesi e nessuno sa perché: qualcuno sta mentendo

Non c'è stato nulla da fare per la piccola Alice. La piccola, dopo aver lottato…

1 anno ago