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“Sono orgoglioso di lei”: il papà di Silvia Romano si inchina dinanzi alla figlia in jilbab

Il padre di Silvia Romano ha raccontato di aver voluto accogliere la figlia inchinandosi a lei per dimostrarle tutto il suo orgoglio.

“Ora ho solo bisogno di pensare, di ragionare, finché non la vedo non mi sembra vero, è un momento delicato”. Lo aveva detto all’Ansa Enzo Romano, il papà di Silvia Romano, dopo aver appreso che sua figlia sarebbe rientrata in Italia dopo il pagamento del riscatto da parte dello Stato italiano. “La felicità è talmente grande che scoppia, non mi interessa di nessun altro, solo di riabbracciare mia figlia dopo 17 mesi”, aveva riferito l’uomo alla stampa. Con guanti e mascherina, quando Silvia è atterrata all’aeroporto di Ciampino, tra i due un lungo abbraccio. Un sorriso, quello di lei. Unito alla commozione di lui. Il padre della ragazza si è inchinato, in segno di rispetto e per dimostrargli tutto il suo orgoglio.

“Io ho riabbracciato mia figlia, e non vedevo l’ora di farlo. Ho voluto accogliere Silvia come meritava, inchinandomi davanti a una figlia di cui sono orgoglioso”, ha raccontato l’uomo, riporta HuffPost. Come l’attivista, partita alla volta dell’Africa 18 mesi fa, ci sarebbero tanti ragazzi che si danno da fare per il prossimo e che sono attivi in prima linea per conquistare il mondo che vorrebbero: “Un mondo diverso e più giusto. Ma mia figlia non è andata in Africa per diventare un’icona, è partita perché era quello che sentiva nel cuore”. Le scelte della ragazza, insomma, sembrano aver ricevuto l’appoggio dei genitori. Enzo Romano ha sottolineato la particolarità dell’accoglienza collettiva ricevuta da tantissime persone, che si sono immedesimate nella famiglia.

Il video dell’arrivo di Silvia Romano ha insomma suscitato sensazioni miste di commozione e indignazione. Tra chi si è immedesimato in quella madre, chi nella sorella, chi nel padre e chi invece si è soffermato sull’abito che la ragazza aveva addosso, segno di una conversione verso la religione dei suoi rapitori. Ma Enzo Romano, dopo aver stretto a sé la figlia, si è spostato di lato, facendo in modo che Silvia e tutti i presenti lo vedessero bene e si è inchinato a lei, alla sua forza, e alla sua libertà. Il padre ha dapprima fatto un passo indietro rispetto alla moglie e alla figlia, poi ha avanzato e ha abbracciato Silvia dopo che questa aveva stretto sua madre e la sorella. Inchinandosi, ha compiuto un gesto potentissimo, simbolicamente forte. Un gesto di rispetto, laddove probabilmente molti genitori avrebbero storto il naso. L’accoglienza a Silvia, lì a Ciampino, non era una questione privata, ma una questione di Stato.

Fonte: Huffpost, Ansa

Pubblicato da
Chiara Feleppa

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