“Nessun sostegno al peggior Governo della Repubblica”. Il premier Conte non ha alternative

La nota congiunta dei capigruppo in Parlamento per allontanare qualsiasi dubbio su un sostegno a questo Esecutivo e la linea di Mara Carfagna che spinge il partito di Silvio Berlusconi di nuovo nella sua collocazione naturale liberista. Chi, nel Governo, ha guardato con fiducia verso i forzisti, rimarrà deluso. 

Forza Italia chiude a Conte: "Non saremo scialuppa di salvataggio del Governo" - Leggilo.org

Nelle ultime settimane si sono fatte sempre più insistenti le voci di un possibile appoggio esterno di Forza Italia, in Aula, al Governo guidato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Il continuo braccio di ferro con il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, aveva convinto il Premier a far sondare il terreno ai suoi su un possibile sostegno dei forzisti. Segnali incoraggianti erano arrivati, nei giorni scorsi, quando l’ex Presidente Silvio Berlusconi si era detto favorevole all’adesione al nuovo Mes. Forza Italia, ormai minoritaria nella coalizione di Centrodestra, ha però risposto picche al Premier, conscia che un eventuale sostegno a Conte non sarebbe stato accettato dagli elettori. In più, il giudizio sul Capo del Governo, accusato già in passato di iniziative pregne di antipolitica grillina, è peggiorato negli ultimi giorni, in concomitanza con l’annuncio della fase 2. Misure considerate inefficaci, che hanno convinto gli ambienti forzisti a non sedersi nemmeno ad un possibile tavolo con grillini e democratici.

Come riporta TGCom24, il capogruppo al Senato e a Montecitorio di Forza Italia, Anna Maria Bernini e Maria Stella Gelmini, con una nota congiunta, hanno lanciato il loro affondo contro il Governo. Scrivono i parlamentari forzisti: “Forza Italia non andrà mai in soccorso del peggior Governo della Repubblica che si sta dimostrando totalmente inadeguato”. E chiariscono un punto fondamentale: “Il nostro senso di responsabilità non va confuso disponibilità al sostegno politico a un Governo che sta affondando. FI ritiene che solo un Centrodestra unito abbia le capacità per far ripartire il Paese”. In conclusione: “Conte bis è una nave che sta affondando e che rischia di trascinare con se’ tutto il Paese. Se la maggioranza implodera’ non saremo certo noi la scialuppa di salvataggio”.

Una posizione chiara e netta, che sembra chiudere definitivamente la porta ad un paracadute per il Premier Conte, che resta in balia di Italia Viva. Non solo, dagli azzurri arriva un messaggio chiaro: Conte non è il solo problema di questo Governo. L’eventuale sostituzione del Presidente del Consiglio, che non si è mai guadagnato una buona fama negli ambienti forzisti, non servirebbe a superare gli enormi contrasti con i 5 Stelle. E viceversa: un Governo insieme a Berlusconi, potrebbe sancire per i grillini la definitiva rottura con la vecchia base. Questa nota sembra chiudere anche all’ipotesi più improbabile: un Governo con Renzi e Partito Democratico, con l’appoggio dei fuoriusciti dal M5S oggi nel Gruppo Misto.

Ma c’è un altro problema per Forza Italia: la coalizione di Centrodestra. Matteo Salvini e Giorgia Meloni, viaggiano ad altissime cifre, e spostano l’asse sempre più a destra, creando forti malumori per chi, come Mara Carfagna, vuole ritagliarsi uno spazio al centro. Il Vice Presidente della Camera sembra aver vinto la sua scommessa, e dopo aver messo all’angolo la corrente di Giovanni Toti, chiede una rottura con le politiche, considerate troppo estremiste, dei leghisti. Nessun dubbio sulle alleanze territoriali, specie nelle Regioni in cui Forza Italia continua ad essere trainante, come al Sud, ma basta inseguire l’alleato su un campo innaturale per i liberisti. Una scelta, come spiegano i primi sondaggi, ampiamente apprezzata dall’elettorato.

Come spiega Linkiesta, lo spazio ritagliatosi tra i sovranisti e un Governo a trazione grillina, ha ridato una boccata d’ossigeno al partito di Berlusconi. Uno spazio di manovra ampio, ad ogni modo, che spazia tra gli i piccoli industriali ai cattolici, che faticano in questo periodo a trovare un interlocutore stabile. Carfagna, nei giorni scorsi, aveva aspramente criticato Conte accusandolo di aver valicato spesso, attraverso l’utilizzo dei DPCM il suo ruolo istituzionale: “La Costituzione è la nostra bussola. La condivisione delle scelte e l’impegno corale di tutte le istituzioni rappresentano il metodo da utilizzare sempre, soprattutto nelle emergenze”. E sui social ha annunciato: “Ho fatto una battaglia per rivendicare l’identità liberale di Forza Italia. Oggi si è invertita una tendenza che ci ha dato in calo per 2 anni”.

 

Fonte: Tgcom24, Linkiesta

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