Offese e discriminazioni contro gli omosessuali, i giudici non perdonano l’Avv. Carlo Taormina

La Corte di giustizia dell’Unione europea ha confermato la condanna per l’avvocato Carlo Taormina che, nel 2010, aveva sostenuto che non avrebbe mai assunto persone omosessuali.

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Nel 2010 l’avvocato Carlo Taormina, ex parlamentare di Forza Italia – nel corso di un’intervista alla trasmissione La Zanzara su Radio 24 – sostenne che non avrebbe mai assunto persone omosessuali a lavorare nel suo studio legale. L’avvocato aveva dichiarato: “Nel mio studio faccio una certa cernita in modo che ciò non accada”. Nel 2014 – riferiva Il Fatto Quotidiano – il Tribunale del lavoro di Bergamo, su richiesta dell’associazione Avvocatura per i diritti Lgbt, aveva stabilito che Taormina dovesse pagare un risarcimento pari a 10.000 euro che sarebbe andato a favore dell’associazione stessa. Sentenza confermata anche  dalla Corte d’Appello di Brescia nel 2015.

Ora, a distanza di 5 anni – riporta Affaritaliani – anche la Corte di giustizia dell’Unione europea  si è espressa in accordo con le precedenti sentenze e ha confermato la condanna per l’ex parlamentare di Forza Italia. La Corte UE, infatti, ha sentenziato che le dichiarazioni omofobe costituiscono una discriminazione in materia di occupazione e di lavoro se pronunciate da chi esercita, o può essere percepito come capace di esercitare, un’influenza determinante sulla politica di assunzioni di un datore di lavoro.

La Corte UE non si è espressa, tuttavia, unicamente sulla base delle dichiarazioni fatte dall’avvocato Taormina nel corso dell’intervista radiofonica del 2010. Infatti, secondo la Corte, deve esistere un collegamento accertato tra le dichiarazioni e i fatti, cioè la politica di assunzioni  del datore di lavoro. E questo collegamento tra parole e fatti deve essere valutato L’esistenza  dai giudici nazionali. Ma risultano anche rilevanti  lo status dell’autore delle dichiarazioni e la veste nella quale egli si è espresso. Non da ultimo conta il contesto nella quale sono state rilasciate le dichiarazioni, se privato o pubblico. E, in questo caso, tutto ha giocato a sfavore dell’avvocato Taormina. In primis egli si è pronunciato pubblicamente durante un’intervista in radio. In secondo luogo era già stato condannato due volte dai giudici nazionali di Bergamo e Brescia. In terzo luogo Taormina era un personaggio pubblico, deputato di Forza Italia fino al 2006.

Il legale non ha limitato le sue affermazioni contro gli omosessuali all’affermazione incriminata. Altre volte, parlando con lo stesso Cruciani aveva affermato il proprio sdegno alla vista di omosessuali che si baciano, e per la manifestazione romana del Gay Village, secondo l’avvocato segno di inciviltà. Si ricorda ancora un suo diverbio con l’ex sindaco di Venezia Cacciari, nel corso del quale Taormina definì gii omosessuali “Malati mentali”

Fonti: Il Fatto Quotidiano, Affaritaliani

 

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