Coronavirus, 4492 contagi, 662 morti in un giorno. Trascorrono 8 giorni tra i primi sintomi e il decesso

Bastano solo 8 giorni per il decesso; a sostenerlo un rapporto dell’Istituto Superiore della Sanità effettuato su un ampio campione di pazienti positivi al Covid-19 purtroppo deceduti. Intanto la Protezione Civile ha comunicato gli esiti dell’epidemia nelle ultime 24 ore.

Cornavirus 26 marzo - Leggilo.org

Sono aumentati di 4492 i casi di contagio, portando il totale dei malati a 62013. Di 999 unità l’incremento dei guariti, per un totale di 10361; mentre i decessi sono stati di 662 unità. Questi gli ultimi dati forniti dall’ultimo bollettino medico della Protezione civile nella conferenza stampa delle 18.00. Intanto, uno studio condotto dall’Istituto Superiore della Sanità e pubblicato da sito “Epicentro”, ha stabilito che, in media, trascorrono 8 giorni dall’apparizione dei primi sintomi tipici del Covid-19, come la febbre alta e le difficoltà respiratorie (anche se gli studiosi stanno introducendo anche l’ageusia, ovvero la perdita del gusto, e l’anosmia, ovvero la perdita dell’olfatto, in questi parametri), e il decesso del paziente. Come scrive Tgcom24, l’ISS, su un campione molto ampio di pazienti positivi deceduti su tutto il territorio nazionale, ha constatato che, in media, trascorrono 4 giorni tra l’insorgenza dei sintomi e il ricovero in ospedale e, altri 4 giorni, tra il tempo di ricovero e il decesso. Si è notato che, per i pazienti trasferiti in terapia intensiva, in media, quest’ultimo lasso di tempo è più lungo di un giorno (sono 5). Come aggiunge Fanpage, dallo studio emerge che la terapia più utilizzata all’interno delle strutture ospedaliere contro il Covid-19 è la terapia antibiotica, ovvero nel 83% dei casi. Mentre nel 52% dei casi viene utilizzata la terapia antivirale. In maniera minore, nel 27% dei casi, viene utilizzata la terapia steroidea. Spiega l’ISS: “Il comune utilizzo di terapia antibiotica può essere spiegato dalla presenza di sovrainfezioni o è compatibile con inizio terapia empirica in pazienti con polmonite, in attesa di conferma laboratoristica di COVID-19. In 25 casi (14,9 percento) sono state utilizzate tutte 3 le terapie”. 

Dallo stesso studio emerge che, il numero medio delle malattie pregresse delle persone decedute a causa del virus è 2,7. Nello specifico lo 0,8% dei pazienti rientrati nel campione non aveva nessuna patologia pregressa. Mentre il 25,1% aveva almeno una patologia, il 25,6%, invece, almeno 2 patologie pregresse. Infine il 48,5% aveva 3 o più patologie pregresse. Secondo l’ISS, inoltre, il ricovero si rende necessario il 13,1% dei casi, e di questi, il 12% viene trasferito in terapia intensiva.

 

Fonte: Tgcom24, Fanpage

 

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