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Cronaca

Coronavirus, il virologo Massimo Galli: “Tre mesi di isolamento potrebbero non bastare”

Se le misure di contenimento non dovessero funzionare, non faremmo altro che allungare i tempi di picco di volta in volta. Lo ha spiegato il Dottor Massimo Galli. 

I risultati della quarantena generale voluta dal Governo del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e contenuta nel Decreto Emergenza del 10 marzo scorso, potranno essere visibili soltanto ad inizio ad aprile, proprio a margine della scadenza prevista il 3 aprile. Le Autorità Sanitarie sono però scettiche, per diversi fattori. In primo luogo lo spostamento dell’epidemia al Sud, dove il Sistema Sanitario potrebbe facilmente capitolare dinanzi all’esplosione dei contagi (ipotesi non certo remota dal momento che, dall’approvazione del secondo Decreto Emergenza, sono tornati al sud quasi 100.000 persone). In secondo luogo la difficoltà nello spegnere i focolai del nord: se le misure del contenimento stanno avendo un’efficacia in Veneto, è anche vero che Lombardia, Emilia-Romagna e Piemonte stanno attraversando grosse difficoltà. Specie nelle città lombardi di Bergamo e Brescia, epicentri dei contagi. Durante la scorsa puntata di “In Mezzo’ora”, condotto da Lucia Annunziata, su Rai Tre, il Responsabile delle Malattie Infettive dell’Ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli ha provato a rispondere anche alla domanda sulla durata di questa emergenza.

Come riporta Corriere, Galli ha spiegato: “Importante che si garantisca una forma di supporto reale alla quarantena domiciliare o idonee delle persone che hanno contratto l’infenzione e dei loro contatti”. E ancora: “Ci sono proiezioni attendibili che ci dicono che se non riusciamo a fare un operazione sui contatti delle persone positive nell’ambito di poco tempo, possiamo scordarci di chiudere il discorso in pochi mesi. Tre mesi sarebbero irrealistici”. Il Professore ha spiegato che, in questo momento in Lombardia, la grande sfida è non far scoppiare un focolaio a Milano. Un epidemia nella città meneghina, per numero di popolazione, potrebbe portare al collasso definitivo del Sistema Sanitario. Galli ha poi concluso: “Abbiamo fatto un distanziamento sociale, cosa molto importante, difficile da far digerire alla popolazione ma anche ai governi. Non abbiamo però ancora operato con un sistema che possa essere più vicino alla gente”. Pochi giorni fa, il Professor Galli aveva già criticato le misure del Governo, giudicate troppo timide, chiedendo provvedimenti ulteriori e più restrittivi.

Fonte: Il Corriere della Sera, Twitter Mezzo’ora in Più

Pubblicato da
Mario Cassese

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