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Coronavirus, ora il premier Giuseppe Conte potrebbe dimettersi

Due le ipotesi possibili in campo, se l’emergenza sanitaria dovesse protrarsi: un’intesa in Parlamento sui Decreti oppure un vero e proprio Governo di Unità Nazionale. Secondo gli ultimi dati il virus avrebbe contagiato in Italia 455 persone, arrivando in Campania e in Puglia. I decessi complessivi sono 12.

L’aumento del numero dei contagi e, conseguentemente, la crisi  economica delle zone colpite dal nuovo coronavirus impone scelte drastiche e impensabili sino a qualche settimana fa in Parlamento. Stamane, il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, in un’intervista al Corriere della Sera, ha invitato tutti i rappresentati di Montecitorio e Palazzo Madama a dare una mano: “Questo è il momento della coesione e dell’unità nazionale, non della polemica. L’Italia si aspetta da tutte le forze politiche un atteggiamento responsabile, ispirato a collaborazione e professionalità”. Ed è in questo clima che è stato approvato, in tempi rapidi, il Decreto per le zone rosse colpite dall’epidemia. I prossimi provvedimenti, che saranno varati su proposta del Ministro dell’Economia Roberto Gualtieri, potranno contare anche sull’appoggio di Lega, Fratelli D’Italia e Forza Italia, che il Ministro Dem ha ascoltato in queste settimane. Lo stesso leader della Lega Matteo Salvini, ha inviato al Premier una lettera con le proposte del Carroccio per le zone colpite. Le ricadute, oltre che nell’ambito sanitario, del coronavirus, potrebbero essere disastrose. Tanti gli ambiti colpiti, dal turismo alla ristorazione fino all’agricoltura. La grande battaglia però ha un obiettivo preciso: i tavoli di Bruxelles. Per adesso l’intesa potrebbe accelerare i tempi per i provvedimenti economici, ma nel prossimo futuro bisognerà farsi ascoltare in Europa. L’Italia vorrebbe, e avrebbe bisogno, di sforare il patto di stabilità deficit/Pil attualmente attestato al 3%, per poter finanziare non solo le zone rosse, ma tutto il Paese sconvolto dall’epidemia. Si segue il monito del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che giorni fa aveva invitato i partiti alla massima collaborazione per fronteggiare questi giorni di crisi. Ma cosa accadrebbe se dovesse protrarsi ancora a lungo l’epidemia? Mandare il Paese al voto, in tale ipotetico contesto, sarebbe molto complicato. Stamane Il Foglio, svela un clamoroso retroscena: esponenti del Partito Democratico e di Italia Viva dell’ex Premier Matteo Renzi, avrebbero sondato il terreno con il Vice Segretario del Carroccio Giancarlo Giorgetti per la costituzione di un Governo di unità nazionale. Un Esecutivo che avrebbe come obiettivo le battaglie citate in Europa. Ma per la Lega è un’ipotesi di cui non discutere sino all’aggravarsi dell’emergenza, e, ad ogni modo, imprescindibile dalle dimissioni di Giuseppe Conte, a cui il partito di Matteo Salvini attribuisce ritardi ed errori nella gestione della crisi sanitaria. D’altra parte Renzi potrebbe cogliere la palla al balzo e mettere all’angolo il Premier. Ipotesi, per il momento, ma sono in tanti a nutrire dubbi sull’effettiva capacità di Conte di fronteggiare la crisi.

E intanto il virus si spande verso il Sud Italia. Si tratta di due donne, una italiana del casertano di 24 anni, senza febbre. La 24enne proveniva da un’area della Lombardia e già ieri si era recata al Cotugno. Era stata mandata a casa perchè non presentava sintomi e diceva di sentirsi bene. L’altra è una ragazza di origini ucraine di 25 anni proveniente da Cremona, arrivata al pronto soccorso di Vallo della Lucania. E’ un tecnico di laboratorio. La donna “è in condizioni non critiche”: è rientrata dalla famiglia che risiede a Montano Antilia, nel Salernitano, dalla città lombarda il 15 febbraio e avrebbe iniziato a presentare i primi sintomi cinque giorni dopo. Nella notte si è sentita male accusando uno stato febbrile e si è recata al pronto soccorso locale, dove le è stato effettuato il tampone che è stato di seguito inviato al laboratorio di riferimento del Cotugno per gli accertamenti. Entrambe le donne dovranno essere trasferite proprio al Cotugno, per entrare in isolamento, scrive Repubblica.

Il presidente della Regione Vincenzo De Luca è stato tra i primi a dare la notizia dei due tamponi positivi sulla sua pagina Facebook, sottolineando che il tampone è risultato positivo.

E c’è un caso di positività anche in Puglia. Si tratta, riferisce il Presidente della Regione Michele Emiliano, di una persona residente nella provincia di Taranto e proveniente da Codogno in Lombardia. Il paziente è isolato al reparto infettivi dell’Ospedale Santissima Annunziata. E’ stato prelevato dal domicilio, riferisce l’Ansa,  in un’ambulanza del 118 dotata dei necessari Dispositivi di Protezione.

 

Fonte: Il Corriere della Sera, Il Foglio, Ansa, Repubblica

Pubblicato da
Mario Cassese

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