I lavoratori chiedono di ripristinare lo scudo penale per Mittal. Di Maio dice no

Il Ministro degli Esteri e leader Cinque Stelle Luigi Di Maio, questa mattina, ha presenziato al Forum Ansa. Ha dichiarato che il governo obbligherà AncelorMittal a restare a Taranto e a non ritirarsi dall’acquisto dell’Ilva. Ma continua ad opporsi al ripristino dello scudo penale precedentemente approvato.

Di Maio Mittal - Leggilo.org

Questa mattina il Ministro degli Esteri e leader pentastellato Luigi Di Maio ha preso parte al Forum Ansa. Parallelamente, a Taranto, si svolgeva lo sciopero di 24 ore indetto da FIM, Fiom e Uil contro la decisione della società ArcelorMittal di fare marcia indietro sull’acquisto dell’Ilva. E proprio sul caso ArcelorMittal, Di Maio si è espresso”Obbligheremo il gruppo a restare. E alle nostre condizioni”. E le condizioni del M5S sembrano chiare: niente scudo penale per le imprese, niente tutela per gli investitori. Un “NO” forte e chiaro, come ha ribadito qualche giorno fa in Senato la senatrice Barbara Lezzi. Infatti Di Maio – riferisce Open – ha proseguito “Noi siamo contrari allo scudo penale e ArcelorMittal si tolga dalla testa che lo rimetteremo. Come deve togliersi dalla testa di licenziare 5000 persone, non lo permetteremo mai. Dettiamo noi le regole, non loro.” Ma le carte in tavola sembrano stare diversamente. Infatti – riferisce AGI – lo stesso contratto sottoscritto dalla società anglo indiana nel 2018, prevede che l’acquirente possa retrocedere dall’acquisto qualora vengano meno le condizioni che gli permettono di operare efficacemente. E la caduta dello scudo penale e la chiusura dell’altoforno numero 2 dello stabilimento di Taranto da parte della Magistratura, sembrano proprio rientrare a pieno titolo in queste condizioni.

Infatti, mentre il leader Cinque Stelle, dal Forum Ansa si preoccupa di attaccare gli avversari politici, Matteo Salvini in testa, sostenendo che “Salvini pensa alla multinazionale e non ai lavoratori. Abbiamo gli unici sovranisti al mondo che pensano a fare i favori degli investitori stranieri invece che dei lavoratori locali“, a Taranto, sindacati e lavoratori chiedono al Governo di ripristinare proprio quelle condizioni contrattuali che farebbero restare ArcelorMittal.  Come riporta l’Ansa, gli stessi metalmeccanici hanno dichiarato “Il Governo, se vuole aiutarci, deve togliere ad ArcelorMittal ogni alibi per andarsene. Dunque vengano reintrodotte tutte quelle condizioni che garantirebbero di portare a termine il piano ambientale entro le scadenze previste”. La situazione, intanto, appare sempre più critica. Nelle ultime ore si era sparsa la voce di un interessamento da parte del gruppo indiano Jidal. Voce smentita poco dopo dalla società medesima.

E intanto il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte parla di commissariamento. Queste – riporta Adnkronos – sono state le sue parole durante una riunione a Palazzo Chigi:”Se l’acquirente si ritirerà, allora dovremo ricorrere alla gestione commissariale al Mise“. E, ospite alla trasmissione Porta a Porta, ha sostenuto: “Il Governo è compatto, nessun ripensamento sullo scudo penale. ArcelorMittal sapeva benissimo che questa protezione sarebbe caduta, sta solo cercando scuse ma ha sbagliato se pensava che noi ci saremmo piegati. Chi viene in Italia deve rispettare le nostre leggi“. Il pensiero del premier, dunque, precedentemente più morbido e disposto a rimettere l’immunità penale, ora, invece, sembra essersi allineato a quello del M5S. Tuttavia, c’è chi ha una visione opposta del problema come il presidente della Puglia, Michele EmilianoFar chiudere l’Ilva è da incoscienti. Questi sono degli incoscienti puri!“. Anche il capogruppo del PD –  riferisce Il Fatto QuotidianoGraziano Delrio ha mostrato perplessità e si è detto pronto a presentare un emendamento sul decreto fiscale. Ma Luigi Di Maio sembra risoluto: “Insomma che Salvini si sia messo a fare il cameriere delle multinazionali non mi stupisce. Ma che lo facciano i nostri stessi alleati al governo questo no, non mi sta bene.” E ribadisce: Sullo scudo penale non si torna indietro, se ne facciano tutti una ragione. Se il PD presenta un emendamento senza il nostro consenso allora c’è un grave problema di governo”. I lavoratori sono avvisati.

Fonte: Ansa, Adnkronos, Open, AGI, Il Fatto Quotidiano.

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